di MARCO SETACCIOLI
Si dice sorpreso e perplesso il consigliere socialista Graziano Marsili in merito al clamore scatenatosi sulla vicenda Etm ed in particolare sul presidente Salvatore Renda.
«Con tutti i problemi che ci sono in città , e con le beghe politiche con le quali la maggioranza è già alle prese « dice Marsili « delle quali è prova anche il fatto che delle commissioni consiliari non c'è ancora traccia e che ogni seduta del Consiglio sembra un tutti contro tutti, non posso fare a meno di chiedermi le ragioni di questa bagarre così mirata. Perchà©, mi domando, si va ad attaccare l'unica azienda comunale che vanta un bilancio sano, un aumento del suo valore ed una crescita occupazionale? Il problema è forse quello della presidenza? Il posto di Renda è, come si vocifera, già stato promesso a qualche segretario o esponente di partito, durante uno dei blindatissimi e poco etici incontri pre-Giunta?». Marsili ricorda a questo proposito che il Pincio può ritirare il mandato del presidente solo con giusta causa (o in alternativa scegliere l'indennizzo), «ma quelle che ho visto finora « attacca – mi sembrano motivazioni esclusivamente politiche. E se così è, e si vuole quindi solo perpetrare la cultura dello spoil system lo si dica chiaramente». In merito a questo punto, da chiarire è però, secondo Marsili, il ruolo del sindacato, che, «ferma restando la sua autonomia, paventa proprio l'esistenza di questa giusta causa, che dunque, ammesso che sia reale, come cittadino e consigliere comunale, pretendo di sapere. D'altra parte « aggiunge « non mi risulta che l'azienda abbia mai negato al Pincio alcun documento, ed anzi sono stati tutti inviati regolarmente, fatta eccezione per una richiesta relativa allo stipendio di un dipendente. Interessante sarebbe sapere cosa pensa di questo il sindaco, visto che lui stesso ha dato ai sindacati, per loro stessa ammissione, alcune informazioni».
Il consigliere socialista si dice inoltre sorpreso della composizione del gruppo di lavoro voluto per il controllo del funzionamento delle partecipate, «del quale fanno parte in modo sorprendente il professor Rubini, papà delle esternalizzazioni ed il dirigente comunale Giorgio Venanzi, entrambi, fino a ieri, strettissimi collaboratori dell'allora assessore alle Finanze e attuale presidente dell'Etm Renda. Nel gruppo c'è poi anche un tal Annibali « aggiunge sarcastico – che mi dicono sia il nuovo segretario del Comune ma che nessuno ci ha ancora presentato». Ma la sorpresa più grande Marsili spiega di averla avuta leggendo la nota stampa ufficiale del Comune, «in cui, con tono che a me è parso minaccioso, e che non è certo consono ad una amministrazione che si dice democratica, si sfiora la minaccia a Renda per via dei suoi atteggiamenti, con metodi che credevo in disuso ormai da decenni. Eppure « conclude Marsili « su questa vicenda tutti i partiti, tranne An, continuano a tacere. Ma di cosa hanno paura?».

