Elezioni
20 Maggio 2013
Resa dei conti sui disgiunti''

Il vero caso di queste elezioni, che sembra creare non pochi mal di pancia, soprattutto a sinistra, è senza dubbio quello della grande mole di voti disgiunti.

Una questione non di poco conto se si pensa che le preferenze di questo tipo, secondo alcuni, sarebbero stati parecchi e che addirittura tra i candidati della sola Rifondazione Comunista ce ne sarebbero oltre 600 (una cifra considerevole dal momento che Marco Piendibene ha mancato l'obiettivo del ballottaggio per appena 400 voti). Proprio questo era infatti uno dei punti all'ordine del giorno della riunione voluta per l'analisi del voto dal partito di Via dei Bastioni, che si sarebbe dovuta svolgere ieri e che è invece stata aggiornata a ieri sera. In discussione anche il catastrofico risultato elettorale, che ha visto il Prc scendere al minimo storico (come d'altronde molti altri partiti cittadini) e che non potrà  non portare conseguenze per la dirigenza. Proprio il disaccordo di una parte del partito con la linea decisa dal consigliere della Pisana Enrico Luciani, stando ad alcune indiscrezioni, sarebbe alla base della debacle di Rifondazione (alcuni infatti avrebbero condotto, per questo motivo, una campagna elettorale fin troppo blanda, come testimoniano anche i tanti candidati attestatisi sotto i 10 voti), i cui vertici regionali sarebbero già  intervenuti proprio presso i dirigenti per chiedere una linea molto più solidale con il resto del centro sinistra.

Una bella gatta da pelare per Rifondazione e per tutto il cartello di Piendibene, che nei prossimi giorni sarà  chiamato a prendere decisioni importanti sul proprio futuro.