BRACCIANO – I rifiuti trattati di Roma approdano a Bracciano. Ma solo per 20mila tonnellate e fino al 31 dicembre. E’ questo quanto previsto nel decreto del ministero dell’Ambiente che ha disposto, ieri sera, “in via immediata ed urgente” l’utilizzo della discarica di Cupinoro fino al 31 dicembre 2013. Si parla di utilizzo della discarica di via Settevene Palo nella misura dello spazio disponibile, vale a dire cioè 20mila tonnellate. Uno spazio che la stessa ”Bracciano Ambiente spa”, società totlamente pubblica, neanche un mese fa aveva messo in bando (la prima gara era andata deserta e la seconda scadeva il 4 ottobre). Stando al decreto, e alla convocazione urgente di una conferenza stampa fissata dal Comune di Bracciano per giovedì, verranno confluiti, non appena sarà firmato il contratto, i rifiuti urbani trattati provenienti dai Comuni di Roma capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano. Attualmente, presso la discarica di Cupinoro conferiscono comuni del bacino come Ladispoli, Cerveteri e Santa Marinella. La Bracciano Ambiente, in sostanza, con un avviso di asta pubblica del 9 settembre 2013, aveva messo in vendita gli spazi di conferimento per 20mila tonnellate fino al 31 dicembre 2013, indicando il prezzo a base d’asta di 60 euro a tonnellata. Al commissario Sottile non è sfuggito il bando in scadenza e ieri sera ha varato il decreto recependo lo spazio messo all’asta e di fatto portando all’annullamento del bando stesso emesso dalla Bracciano Ambiente. Con ogni probabilità i rifiuti trattati arriveranno a Bracciano a partire dal 14 ottobre, come previsto nel bando. IL DECRETO – Il ministero dell’Ambiente ha varato il provvedimento alla luce anche del fatto che era già stato previsto che, in caso di necessità, il conferimento dei rifiuti urbani trattati, “oltre che ne sito individuato, poteva essere trasferito anche in altre discariche pubbliche o private, già esistenti e autorizzate per lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati situati nel territorio della regione Lazio, che avessero volumetria e capacità disponibile in eccesso rispetto al proprio fabbisogno”. IL M5S – Presa visione del provvedimento del commissario Sottile, il capogruppo del M5S Lazio ha subito dichiarato: “Abbiamo fatto un consiglio straordinario sui rifiuti dove nessuno ha pronunciato Cupinoro, abbiamo avuto un’audizione con il commissario Sottile che ha ribadito che Falcognana era l’unica scelta possibile e si è parlato di tutto meno che di Bracciano, ma questo è il Lazio. Un governatore che dice che ha un piano, un assessore che non dà spiegazioni, un commissario speciale che rassicura tutti in audizione e poi decine di camion che vanno verso il lago di Bracciano invece che a Malagrotta”. Sulla stessa linea Devid Porrello, membro della commissione ambiente: “Quello che sta succedendo in queste ore è vergognoso. In commissione, in audizione e in consiglio avevamo fatto presente che non sarebbe mai stata pronta la discarica di Falcognana ma hanno fatto tutti finta di niente, rispondendo falsamente alle nostre domande. Chiediamo quindi a Zingaretti e alla sua giunta perché hanno omesso di spiegarci, nelle quasi tredici ore che è durata l’ultima seduta del consiglio, che c’era un’ordinanza pronta ed un sito alternativo già stabilito, con tanto di avviso sulla Gazzetta Ufficiale. Da parte nostra ci sarà la guerra, è una totale mancanza di rispetto verso il ruolo del consiglio, e non è la prima di questa consiliatura.” Porrello ha depositato un’interrogazione urgente su questo tema, che sarà discussa forse nella seduta di domani. Dura anche la tarquiniese Silvia Blasi, membro anche lei della commissione ambiente: “Anche se questo è il Lazio e siamo abituati a tutto, non pensavamo che la Giunta ed il Commissario avrebbero agito così. Quanto accaduto è la prova che governatore, assessore, commissario ed amministratori locali erano tutti d’accordo, o è un caso che il sindaco di Bracciano sia stato consigliere provinciale con Zingaretti? Se fino a ieri c’erano abbastanza motivi per chiedere le dimissioni di Civita oggi possiamo dire che la misura è colma, l’assessore se ne deve andare, insieme al commissario, e lasciare il posto a persone veramente competenti e trasparenti. Non si gioca con la salute delle persone e dell’ambiente, noi da quando siamo entrati lo ripetiamo, ma loro continuano a far finta di non capire”. IL SINDACO GIULIANO SALA – Il sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, nonostante la conferenza fissata per giovedì, non si tira indietro a chiarimenti. “Al Movimento cinque stelle, che fa solo demagogia – dice subito Sala – rispondo che il primo errore lo ha fatto circa il mio curriculum: sono stato consigliere provinciale, ma non con Zingaretti ma con Moffa dal ’98 al 2003”. Poi sottolinea: “Nessun accordo, visto che c’era un bando e non c’è stato alcun atto di imperio, ma una regolare procedura”. “Non saremo una seconda Malagrotta – precisa inoltre il sindaco di Bracciano – perchè il conferimento è limitato alla nostra disponibilità, cioè 20mila tonnellate di rifiuti trattati, secondo il codice 191212. Rifiuti che peraltro, per accedere a Cupinoro, dovranno avere il previsto certificato di caratterizzazione”. E ancora: “Noi abbiamo un’Aia approvata nel 2007 che prevede il conferimento in discarica per i comuni fuori bacino, solo per i rifiuti trattati”. IL MINISTRO ORLANDO – Intanto il minstro dell’Ambiente Andrea Orlando, in audizione in commissione Ambiente a Palazzo Madama, nel pomeriggio ha ribadito di non avere ancora firmato il decreto per la discarica di Falcognana. “Non ho ancora firmato il decreto per la discarica” di Falcognana “perché vorrei ridurre al minimo l’utilizzo, a valle di tutte le altre soluzioni”. Il ministro ha infatti fatto presente che sta analizzando altri elementi e poi “procederà” alla firma del decreto. I CITTADINI DI MALAGROTTA – E invece a Malagrotta, da oggi ufficialmente chiusa, i cittadini si dicono increduli. “Per i cittadini della Valle Galeria la chiusura di Malagrotta è un risultato storico. Rimaniamo ancora increduli. Ci chiediamo e chiediamo al sindaco di Roma Ignazio Marino dove verranno collocati i rifiuti che vengono trattati negli impianti TMB di Malagrotta”, ha detto Angelo Vastola (comitato Uniti per la Valle Galeria) tra gli attivisti che lo scorso anno avevano coordinato la protesta contro la discarica a Monti dell’Ortaccio e oggi consigliere municipale del territorio. “Ora ci aspettiamo la riqualificazione di Malagrotta: come verra’ fatta? Vogliamo un tavolo tecnico in cui si pianifichino tempi e modi – continua Vastola -. Ieri con il Comitato ci siamo riuniti al cosiddetto Bar Bellavista Malagrotta, insieme ai presidenti dei municipi interessati e al consigliere regionale Fabio Bellini. Appena abbiamo saputo che in serata il tavolo tecnico aveva deciso per il no alla proroga e il no alla FOS di Cerroni siamo rimasti increduli. Dopo 38 anni di proroghe è un evento storico, ora bisogna gestire questo meccanismo complesso”. Festeggiamenti in corso? “No, il tema dei rifiuti non va festeggiato, va risolto” Alessandro Costantino Pacilli del Comitato Cittdini Liberi della Valle Galeria riferisce: “Ieri sera ai cancelli di Malagrotta si è svolto il Lucchetto Day: centinaia di persone hanno attaccato i lori lucchetti all’ingresso per chiudere simbolicamente la mega-discarica. Non stata una festa, ma una liberazione”. E ancora: “Per noi non è una chiusura ma l’inizio della procedura di chiusura che comporta la bonifica ambientale del territorio. Ricordiamo che la discarica è chiusa per il conferimento ma a Malagrotta continuerà il trattamento dei rifiuti. Durante l’evento di ieri – racconta Pacilli – si è sparsa la voce della chiusura definitiva della discarica e, apprendendo che il Comune aveva respinto il piano di Cerroni per continuare a conferire la Fos, siamo stati soddisfatti. Nessun festeggiamento però: aspettiamo la bonifica. Malagrotta per gli abitanti della zona è stato un fardello troppo pesante per poter ora festeggiare”. Stamattina Pacilli riferisce di essere andato nuovamente nell’area intorno alla discarica, insieme ad altri cittadini, “per verificare cosa accadesse. E fortunatamente – dice – per ora è vero: non abbiamo visto attività legate alla discarica”. E Sergio Apollonio, storico attivista del comitato Malgrotta, commenta: “E’ magnifico. Ci aspettavamo l’ennesima risibile proroga e invece no. Questa volta le istituzioni si sono dimostrate credibili e vogliamo darne atto a tutti e soprattutto al sindaco Ignazio Marino. Ora tocca affrontare il tema della raccolta differenziata porta a porta su tutta Roma e del riciclo”. (Ale. Ro.)


