Cronaca
13 Febbraio 2014
Morte di Federica: il fidanzato accusato di abbandono di incapace

BRACCIANO – Abbandono di incapace. È questo il nuovo capo di imputazione di cui dovrà rispondere Marco Di Muro, fidanzato di Federica Mangiapelo: la sedicenne ritrovata morta sulle rive del lago di Bracciano il primo novembre 2012. Originariamente l’accusa avanzata nei confronti del ragazzo, unico indagato nell’inchiesta, era quella di omissione di soccorso, ma il pm ha modificato il suo capo di imputazione per aspettare l’arrivo della perizia tecnica. Reato, quello contestato oggi dal pm al giudice del Tribunale di Civitavecchia, che ora dovrà tornare in sede di udienza preliminare. Questo è il motivo per cui il giudice ha restituito gli atti al pubblico ministero così da farlo procedere a una nuova richiesta di rinvio a giudizio. E il legale della mamma di Federica, Andrea Rossi, parla di «un passo in avanti verso la verità». Il legale infatti spera che, con la modifica del capo di imputazione, si possa procedere ad una integrazione degli atti istruttori così da poter accertare «la verità su quanto accaduto quella notte in riva al lago di Bracciano». Una speranza nutrita anche dal papà di Federica, Luigi Mangiapelo: «Oggi  – ha detto – è iniziato di nuovo il processo per Federica. Siamo soddisfatti. È stato aggiunto un altro tassello a questa vicenda». Il papà di Federica inoltre si dice soddisfatto per il lavoro svolto dal Pubblico ministero «che è riuscito a risolvere delle questioni burocratiche un po’ difficili» e si dice «fiducioso nella giustizia. C’è ancora molto da lavorare, ma un pezzo alla volta stiamo andando verso la nostra direzione. Stiamo aspettando le risposte degli specialisti per portare avanti il processo e poi vedremo».