Di ROMINA MOSCONI
Ancora una volta il gruppo di Allumiere, Tolfa e La Bianca capitanati da Elena Riversi (referente collinare della Komen Italia) è stato premiato come il più numeroso della ‘‘Race for the Cure’’, la manifestazione che da 15 anni si svolge a Roma ed è promossa dall’associazione ‘‘Susan G. Komen Italia’’ per sostenere la lotta ai tumori del seno e promuovere la salute delle donne. Il gruppo collinare fin dal 2000 è attivo al fianco della Komen: oltre 3000 le iscrizioni raccolte in collina e in 300 hanno sfilato per le vie di Roma portando il loro messaggio. Secondo posto per il gruppo capitanato dalla presidente dell’Andos Civitavecchia-Santa Marinella Lisa Di Giovanni affiancata dall’infaticabile Adriana Papacchioli. Ancora un eccellente risultato che è stato raggiunto grazie però al grande lavoro e al massimo impegno del dottor Gianluca Franceschini (Uoc Senologia Policlinico Gemelli Roma) che è sempre vicino a tutte le donne della collina e del nostro comprensorio tanto che ormai per tutte è un punto di riferimento; grande è, però, anche l’impegno e il lavoro di tutti i volontari della Komen e dell’Andos. Nell’edizione di quest’anno (nella quale si festeggiava il 15° anno di vita dell’evento), che si è svolta al Circo Massimo, sono stati battuti tutti i record: 70mila persone hanno infatti partecipato e sfilato lungo un bellissimo percorso tra via delle Terme di Caracalla, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, via degli Annibaldi, via Cavour, via dei Fori Imperiali, via di San Gregorio per tagliare infine il traguardo a via dei Cerchi. Lo start della Race di quest’anno è stato dato dal presidente Komen, Judy Salerno accanto al professor Masetti e all’ambasciatore degli Usa in Italia. Sul palco delle autorità il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il sindaco di Roma Ignazio Marino; onnipresente la madrina Rosanna Banfi e con lei Maria Grazia Cucinotta. Ingente Dalla collina Elena Riversi, Serena Pomponi, Angela Ceccarelli e Giuliana Guidotti hanno accompagnato tante persone del territorio a Roma e già durante il viaggio forte è stato il clima di amicizia e di partecipazione. Tra l’altro nel gruppo collinare c’erano alcune donne che stanno combattendo la lotta contro il tumore e a loro si sono strette tutte le altre partecipanti. “Arrivati a Roma il cuore è andato a mille: il Circo Massimo era pieno – spiegano alcune donne di Tolfa che hanno partecipato alla manifestazione – è stata una grande festa emozionante, tutto è stato perfetto”. Alla Manifestazione non c’erano solo donne e atleti partecipanti alla gara podistica ma intere famiglie con bambini al seguito, persone di ogni età e di tante parti d’Italia e tutta la mattinata è stata una grande festa. Forte il clima di famigliarità, di amicizia e di sostegno e sinergia che si è respirato fra tutti. Un mare di folla sulla linea di partenza e il momento dello start ha lasciato un segno in tutti, anche nelle forze dell’ordine e nei volontari presenti per mantenere il servizio d’ordine. Vari e affollatissimi gli stand e tanti i momenti della giornata che ha visto però come protagoniste indiscusse le magnifiche ‘‘Donne in rosa’’, le quali con la loro energia e voglia di vivere e di testimoniare che di tumore alla mammella si può guarire, hanno incoraggiato tutti e nessuno è rimasto indifferente al loro passaggio. Chi pensava di trovarsi di fronte donne tristi e abbatta tute si è sbagliato di grosso: queste donne sono eccezionali e hanno una carica e una vitalità che ha travolto tutti. Il loro messaggio di speranza e di forza è arrivato non solo alle persone che hanno a che fare con il tumore ma anche a tutti coloro che devono fare i conti con qualsiasi patologia. A colpire è il fatto che tra le donne in rosa ci sono anche tante giovani segno evidente di quanto sia importante la prevenzione e il fare mammografia ed ecografia mammaria anche in giovane età. Tante le persone che hanno sfilato con striscioni, maschere, fiocchi e quant’altro sempre per dire a tutti che di tumore si può guarire. Fantastica l’equipe del professor Masetti che non solo si distingue lavorando in maniera eccellente al ‘‘Gemelli’’, ma anche durante la Race medici, radiologi e infermieri si danno al massimo per essere presenti con tutte e anche in questi giorni durante le varie mammografie ed ecografie sono state riscontrati dei tumori alle donne che si sono sottoposte allo screening. Il messaggio forte e chiaro che da questa manifestazione si è levato è l’importanza della prevenzione. Toccanti le parole di Rosanna Banfi che ha definito sé stessa e le altre donne in rosa delle ‘‘Survivor’’. Sul palco il professor Masetti, senologo del Policlinico del Gemelli e fautore di questa manifestazione a Roma, ha toccato tutte le corde, anche le più intime, di ognuno ricordando anche i grandi obiettivi raggiunti dalla Komen in questi 15 anni nel campo della prevenzione, della cura, della formazione di medici (attraverso borse di studio), sostegno alle donne e alle loro famiglie e nella ricerca. Il gruppo foltissimo delle donne in rosa era formato da coloro che stanno affrontando o hanno sconfitto il tumore del seno e hanno indossato la maglietta rosa per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce e incoraggiare le donne che incontrano la malattia a farlo con un atteggiamento più positivo. Di certo però il momento più intenso è stato quello in cui le tantissime donne in rosa hanno lanciato i palloncini in ricordo di tutte coloro che non ce l’hanno fatta e con la speranza che siano sempre di più quelle che ce la fanno e diventano le ‘‘survivor’’. Va rilevato che la Race for the Cure è stata anticipata da ua lunga no stop di due giorni al Circo Massimo con il ‘‘Villaggio della Salute’’ dove erano allestiti i laboratori dedicati alla prevenzione del tumore del seno e di altre patologie, alla corretta alimentazione, al benessere psicofisico, alla bellezza e alla pratica sportiva. Con i fondi raccolti la Komen Italia avvierà progetti di educazione, prevenzione e cura del tumore del seno, che si andranno ad aggiungere ai 245 già realizzati con le precedenti edizioni di Roma, Bari e Bologna.


