CIVITAVECCHIA – “Gentilissima redazione di Civonline,
duole leggere il vostro articolo apparso in data odierna circa le dichiarazioni del Sindaco inerenti la rimodulazione del Centro Trasfusionale ospedaliero in Centro Raccolta.
Fortunatamente altre testate hanno riportato la notizia in maniera corretta e consentono a chi legge con buono spirito critico di fare le dovute riflessioni.
Parlare di “dismissione” del Centro Trasfusionale, come ben sapete o dovreste, non è corretto. Mi auguro penserà la ASL a correggere l’espressione utilizzata dal vostro giornalista e che non è presente nel comunicato del Sindaco.
Il virgolettato “La Asl dica come stanno le cose” non è presente nel comunicato.
Il periodo “Solo un dubbio: ma se la Asl deve fare tutto questo, vuol dire che nel recente incontro (i cui contenuti proprio Cozzolino ha reso pubblici) non lo ha fatto. Cosa si saranno mai detti Quintavalle e Cozzolino sul Centro Trasfusionale?” è decisamente strumentale. Ciò che si chiede alla ASL è di rendere conto degli incidenti che si verificheranno dal momento che il Centro Trasfusionale avrà cessato di esistere in quanto tale, cosa ovviamente non ancora successa. Come avrebbe potuto la ASL averlo già fatto?
Le osservazioni riportate nel comunicato stampa sono le medesime che sono state rivolte al Direttore Giuseppe Quintavalle (ne sono testimone), che potrà confermare.
Accetto con piacere che i giornalisti abbiano il compito di stimolare l’azione politica e di criticarla quando questa non si rivela efficace, ma vi invito a non plasmare i comunicati ufficiali al servizio delle vostre “esigenze”, cosa che non vi farebbe onore e che distoglierebbe lettori ad una testata che continuo a ritenere prestigiosa”.
Dr Fulvio Floccari
Consigliere Comunale di Civitavecchia
Dispiace che il dottor Floccari, nel suo tentativo di difendere l’Amministrazione comunale di cui fa parte come consigliere di maggioranza, pieghi lui la realtà dei fatti alle “esigenze” politiche della sua parte.
Quello che infatti sulle altre testate a cui fa riferimento Floccari non risulta e non poteva risultare, anche nel riportare la posizione espressa dal sindaco il giorno dopo la notizia sul depotenziamento del centro trasfusionale, è che i riflettori sul Centro stesso li hanno riaccesi la Provincia e Civonline.it.
Certo, il copia e incolla dei comunicati stampa piace di più, a iniziare dalla nota successiva all’incontro tra Cozzolino e Quintavalle, diffusa lo stesso giorno della notizia relativa al centro trasfusionale, nella quale nonostante la chiusura alle porte del Centro Trasfusionale, al problema del centro non si faceva alcun accenno, focalizzando l’attenzione su altri temi, come quello dell’hospice.
Oggi Fulvio Floccari con le sue dichiarazioni si assume una grande responsabilità e a lui, amante del corretto virgolettato, ne riproponiamo uno: il suo. «Parlare di “dismissione” del Centro Trasfusionale, come ben sapete o dovreste, non è corretto. Mi auguro penserà la Asl a correggere l’espressione utilizzata dal vostro giornalista e che non è presente nel comunicato del Sindaco». Infatti, il Sindaco – il giorno dopo l’articolo di Civonline e La Provincia, parla “solo” di depotenziamento, per poi chiamare in causa la Asl, che avrebbe “grandi responsabilità in ciò che sta accadendo”, mentre il giorno precedente aveva liquidato la vicenda del centro in quattro parole: “rimodulazione del servizio trasfusionale”, con un passaggio neppure segnalato tra le priorità da affrontare con la Asl stessa.
Evidentemente, allora, se dopo l’intervento di Civonline e La Provincia il tenore dei comunicati del Pincio passa da una frase semi-nascosta in un contesto più ampio ad una “vibrata protesta contro l’ennesimo gesto insolente ai danni della cittadinanza” c’è qualcosa che forse prima era stato sottovalutato. Da Palazzo del Pincio, non certo da noi. L’intervento del consigliere Floccari è comunque utile per chiarire che l’invito perentorio del primo cittadino all’azienda sanitaria a comunicare tutte le complicazioni che il San Paolo subirà varrà solo per il futuro, in senso letterale, e non – in senso più ampio, come lo avevamo interpretato a beneficio del Sindaco stesso, anche come invito a chiarire da subito i disagi che si potranno creare, onde poter utilizzare il report nel tentativo di modificare la decisione già presa a Roma. Quanto a comunicati “plasmati al servizio delle nostre esigenze”, rispediamo la critica al mittente, rammaricati del fatto che le nostre “esigenze” come quelle della comunità che sta per perdere il suo Centro Trasfusionale, possano evidentemente non coincidere con quelle del dottor Floccari.
Per una forma di chiarezza riportiamo anche i due comunicati stampa del Comune.
Questo il comunicato integrale inviato il 27 giugno scorso da Palazzo del Pincio:
“Si è svolto nel pomeriggio di ieri a Palazzo del Pincio, il primo incontro tra il Sindaco Antonio Cozzolino ed il Direttore Generale della ASL RMF Dr Giuseppe Quintavalle.
Entrambe le amministrazioni hanno confermato la volontà di rilanciare il San Paolo, sebbene il primo cittadino abbia sollevato una lunga serie di criticità che riguardano proprio il nosocomio cittadino. Dalla prossima rimodulazione del Servizio Trasfusionale fino alla carenza di personale medico ed infermieristico nei reparti di Pronto Soccorso, Medicina, Pediatria, Radiologia, Ortopedia.
Un quadro che il Sindaco ha definito desolante, frutto del piano di rientro regionale che impedisce un regolare turnover del personale e che si accompagna ad una lunga serie di carenze strutturali, alle quali si sta in parte finalmente ponendo rimedio.
Cozzolino ha quindi richiesto particolare attenzione da parte della ASL nei controlli ispettivi ai siti industriali cittadini ed una rivalutazione della salubrità del sito di Fiumaretta, circa il quale occorre fornire risposte definitive circa l’ipotizzata contaminazione dei suoli da parte del preesistente impianto di produzione termoelettrica.
L’incontro è stato il primo di una serie di contatti tra la nuova Amministrazione Comunale e la ASL. Tra i problemi in cima alla lista delle priorità, la ricerca di una soluzione alla oramai annosa questione dell’hospice, opera realizzata con fondi provinciali e senza una corretta pianificazione preventiva, e la razionalizzazione del complesso sistema di immobili in affitto in uso all’Azienda Sanitaria.
Incontri analoghi proseguiranno con lo scopo di tutelare la qualità dell’ambiente e recuperare risorse utili a rilanciare l’offerta sanitaria dell’intero territorio”.
Questo invece quello del giorno successivo, 28 giugno.
“Da quasi un anno il locale centro trasfusionale è stato destinato dalla Regione a divenire un semplice centro raccolta sangue. L’Amministrazione Comunale era già all’opera su questo argomento, che era stato oggetto, tra l’altro, del recente colloquio tra il Direttore Generale della ASL RMF Quintavalle ed il Sindaco Antonio Cozzolino, il quale ha già richiesto un incontro urgente con lo stesso Governatore Zingaretti ed informerà a breve la cittadinanza degli sviluppi di questa preoccupante vicenda. Come è noto – spiega il Pincio in una nota -, infatti, già da gennaio scorso, il Centro rimarrà aperto solo durante le ore diurne. A copertura delle ore notturne, a disposizione diretta dei medici dei reparti del San Paolo ci sarà pertanto solo la riserva di sangue prevista dal provvedimento, e questi si troveranno a doverla utilizzare senza un medico trasfusionista che provveda ad assegnare le sacche ed a supervisionare le prove di compatibilità. La disponibilità di sangue, oltre la piccola scorta, sarà garantita poi dal San Filippo Neri, distante non solo nei chilometri ma anche nella percorribilità di una viabilità spesso congestionata dal traffico. E’ un fatto che l’Amministrazione tutta ritiene di estrema gravità, che lascia i sanitari in una condizione medico-legale difficilissima e la città pericolosamente sguarnita sotto il profilo delle emergenze-urgenze. Una decisione che conferma come tutte le attenzioni del governo regionale siano rivolte a Roma (e come dunque la provincia sia stata relegata al ruolo di territorio di servizio) e che inevitabilmente avrà un prezzo in termini di tutela della salute per una città che è sede di grandi stabilimenti industriali e di un porto attraversato ogni anno da milioni di passeggeri. Ciò che è ancora più grave è tuttavia la manovra mediatica con il quale si attribuisce un alibi pretestuoso al provvedimento, vale a dire il cattivo stato dei locali che ospitavano precedentemente il Centro stesso, anch’esso in realtà conseguenza del destino di subalternità cui la città è stata condannata dal governo regionale. Va detto a tal proposito che anche la ASL non ha certo brillato nella gestione del Centro e forse nel difenderlo, visti i risultati, ed ha pertanto grandi responsabilità in ciò che sta accadendo. L’Amministrazione Comunale esprime quindi la propria vibrata protesta contro l’ennesimo gesto insolente ai danni della cittadinanza ed invita formalmente la ASL RMF a comunicare tempestivamente al Sindaco, in qualità di massima autorità sanitaria cittadina, tutte le complicazioni (trasfusioni non eseguite tempestivamente per indisponibilità di sacche ed incidenti trasfusionali) che l’ospedale cittadino subirà in conseguenza di questa decisione. I fatti dimostreranno con nomi e numeri le conseguenze della responsabilità che il Governatore Zingaretti, eletto anche con i voti dei civitavecchiesi, si sta assumendo con questa scellerata decisione”.


