Mamma troppo apprensiva: pediatra ricusa la bambina
Sanità
24 Luglio 2014
Mamma troppo apprensiva: pediatra ricusa la bambina

CIVITAVECCHIA – Conflitto sulle terapie: il pediatra ricusa la figlia. È accaduto a Civitavecchia, con una donna che ora racconta la sua storia agli organi di informazione, che vede protagoniste le sue bambine di 8 e 6 anni. Scarsa attenzione durante le prime visite da parte del medico che evita controlli di routine: «Pensavamo fossimo noi troppo apprensivi – spiega – poi è capitato che lo abbiamo chiamato quando le bambine avevano la febbre a quaranta ma si è rifiutato di venirle a visitare a casa». Passa l’inverno e la figlia grande ha di nuovo febbre e tosse accentuata che il pediatra cura con un antipiretico. «Veniamo a sapere che nella sua classe a più di un bambino era stata diagnosticata la polmonite – racconta la mamma – informiamo il medico che conferma la diagnosi precedente». Il medico dice no ad eventuali analisi e radiografie  e nei giorni successivi, solo dopo insistenza dei genitori prescrive una lastra che conferma un principio di polmonite. «Un errore può commetterlo chiunque», commenta la mamma prima di trovarsi alle prese con una nuova odissea, questa volta legata alla bambina piccola: stessi sintomi della sorella, che confermano la medesima patologia. Irreperibile il primario, che alla fine prescrive antibiotici che un pneumologo definisce non idonei.  Una serie di atteggiamenti premurosi da parte della mamma, che alla fine portano il pediatra a ricusare la bambina con tanto di lettera della Asl con la quale si invitavano i genitori a scegliere un altri medico. «Quello che ci ha sconcertato – riferisce la signora – è il fatto che dopo le gravi sviste di cui si era reso protagonista, il pediatra non abbia fatto neanche una telefonata per sapere come stesse la bambina o per quale motivo non l’avessimo portata a visita».