Privilege, si lavora anche ad un piano B
Economia e Lavoro
25 Luglio 2014
Privilege, si lavora anche ad un piano B

CIVITAVECCHIA – Ore 10. Davanti a palazzo del Pincio, questa mattina, pian piano hanno fatto la loro comparsa i lavoratori del cantiere Privilege Yard. Qualche striscione da attaccare alla ringhiera del campetto proprio davanti al Pincio e poi lì, tutti fermi ad attendere.

Attendere risposte sul loro futuro occupazionale. Dal portone principale si è affacciato il sindaco Antonio Cozzolino che, salutata una delegazione dei lavoratori è tornato al Pincio insieme alle organizzazioni sindacali e ai vertici della Privilege.

Diversi i punti emersi dall’incontro tra le parti che saranno avanzati in occasione della riunione al Ministero, prevista per martedì 29 luglio. Tra questi c’è la presentazione di una lista dei lavoratori attualmente in cassa integrazione e la richiesta di estendere gli ammortizzatori sociali, che scadranno il 31 agosto.

I dirigenti di Privilege, tra i quali era presente anche l’amministratore delegato Mario La Via, hanno spiegato che a settembre presenteranno un piano industriale per la ripresa delle attività, per la cui risposta, secondo i tempi burocratici, si dovrà attendere fino alla metà di dicembre. Fino a quel momento, però, hanno spiegato dal Pincio, è necessario dare delle garanzie economiche ai lavoratori, ragion per cui è stata scelta l’8 agosto come data in cui l’Autorità Portuale comunicherà al Comune e ai sindacati il numero di operai che potranno essere integrati a partire dal primo settembre, nei lavori di ampliamento del porto, tra cui quello che prevede lo sviluppo del bacino di carenaggio. “Abbiamo trovato una posizione comune – ha commentato il sindaco Antonio Cozzolino – orientata alla salvaguardia degli interessi dei lavoratori. Mi auguro che quando martedì ci recheremo a Roma, il Ministero ci dia notizie incoraggianti”.

Una linea, quella indicata questa mattina alla riunione al Pincio, condivisa anche dalla Cgil e di riflesso anche dai lavoratori che nonostante le preoccupazioni per il futuro ancora incerto, hanno deciso di dare fiducia alle istituzioni mettendo nelle loro mani il loro futuro occupazionale e quello delle loro famiglie. “Quello che chiederemo al Ministero – ha spiegato il segretario Cgil Cesare Caiazza – è anche quello di pensare anche a un Piano B qualora il piano presentato da Privilege non dovesse andare a buon fine”.
 

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