Tre pazienti gravi all'oftalmico
Sanità
2 Settembre 2014
Tre pazienti gravi all'oftalmico

CIVITAVECCHIA – Banali interventi chirurgici, eseguiti all’ospedale San Paolo di Civitavecchia, che si sono trasformati in un incubo per tre pazienti di età compresa tra i sessanta e i settanta anni. I fatti risalgono a metà agosto, quando presso il nosocomio cittadino, in una settimana sette persone si sono sottoposte ad interventi di rimozione della cataratta. Operazioni come tante, che per i medici del San Paolo, esperti e competenti, rappresentano l’ordinaria amministrazione, ma questa volta qualcosa non ha funzionato perfettamente. Eseguite le operazioni, i pazienti sono tornati tranquillamente a casa, credendo di aver risolto i loro problemi. In realtà le cose non sono andate come previsto, tanto che nel giro di poche ore, al pronto soccorso del nosocomio si sono presentati uno dopo l’altro tre dei sette pazienti operati, accusando una rilevante infezione agli occhi. Infezione riscontrata prontamente dai medici del pronto soccorso locale, i quali hanno immediatamente disposto il trasferimento degli utenti all’ospedale oftalmico di Roma, vista la gravità del problema riscontrato. E anche a Roma le cose sono apparse complicate, con medici e infermieri che, di fronte a casi gravi di panoftalmie,  hanno sottoposto i tre pazienti a trattamenti importanti nel tentativo di salvare il salvabile, ma da quanto si è appreso due dei ricoverati, un uomo e una donna, rischierebbero di perdere la vista e addirittura un occhio. Bocche cucite all’ospedale San Paolo, come pure alla Asl Roma F, che secondo indiscrezioni in maniera scrupolosa avrebbe già avviato un’indagine interna nel tentativo di fare chiarezza sull’accaduto. Un fatto grave, di quelli che mai dovrebbero verificarsi, che tuttavia non mette minimamente in discussione la serietà e la professionalità dei medici dell’ospedale cittadino, sempre in prima linea quando si tratta di assistere la collettività. Vanno comunque verificate le cause che hanno determinato i tre gravi incidenti di percorso, per questo motivo la direzione generale dell’azienda sanitaria sta esaminando uno per uno gli interventi chirurgici effettuati a metà agosto. I tre pazienti sono ancora ricoverati all’oftalmico di Roma in condizioni a dir poco critiche.