CIVITAVECCHIA – Sul caso dei tre pazienti dell’ospedale San Paolo, finiti in gravi condizioni all’oftalmico di Roma dopo un intervento di rimozione della cataratta, interviene la Asl Roma F, spiegando che gli utenti, per complicazioni sopraggiunte (endoftalmite), sono stati sottoposti ad altre due operazioni alle quali ha assistito anche il chirurgo oculista del nosocomio cittadino. In merito all’accaduto, la Asl spiega la procedura adottata: «Al termine di una prima riunione conoscitiva si è proceduto ad esaminare le cartelle cliniche e le schede operatorie di tutti i pazienti sottoposti ad intervento di cataratta nella seduta del 19 agosto, accertando che i cicli di sterilizzazione risultavano regolari. A scopo cautelativo – si legge nella nota della Asl Roma F – veniva disposta subito la sospensione temporanea di tutte le attività chirurgiche nella sala operatoria e il campionamento delle superfici con esame microbiologico colturale sul materiale prelevato, a cura del laboratorio analisi dell’ospedale». L’azienda sanitaria fa sapere di avere affidato a una società esterna certificata l’esame di tutti i parametri di qualità dell’aria e della sterilità delle superfici della sala operatoria, avviando contemporaneamente l’indagine epidemiologica e segnalando l’evento dal Risk Manager per i procedimenti consequenziali. Subito dopo è stata trasmessa la segnalazione all’osservatorio del Ministero della Salute Os-MES e chiesta una consulenza tecnica, la supervisione e il monitoraggio agli uffici specifici dello stesso Ministero. «Nello stesso giorno – spiega ancora la Asl – è stata convocata una riunione del comitato per le infezioni ospedaliere, dedicata all’acquisizione dei dati obiettivi disponibili». L’azienda sanitaria fa sapere di aver garantito in tutto questo tempo una costante vicinanza ai tre pazienti e alle loro famiglie «per qualsiasi loro eventuale necessità futura». E sulle condizioni cliniche dei pazienti, da via Terme di Traiano assicurano: «Due di loro presentano condizioni soddisfacenti e tali da ritenere che ci potrà essere un buon recupero del visus, mentre per il terzo paziente permarrà ancora per qualche giorno la riserva della prognosi relativamente alla possibilità di recupero del visus».


