CIVITAVECCHIA – Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha presentato ieri al Ministero della Salute il riordino della Rete ospedaliera del Lazio. In base a quanto stabilito dal decreto 368/14 l’ospedale San Paolo di Civitavecchia viene potenziato per posti letto e per servizi. Il nosocomio cresce di 58 posti, e si parla anche della possibile attivazione del servizio di emodinamica, come più volte chiesto. Cambia anche la geografia delle Asl, per la rete di emergenza. A fine 2015 i bacini territoriali saranno articolati in tre aree. Nord: con le provincie di Viterbo e Rieti e parte del territorio della Asl Roma F. Sud: con le provincie di Frosinone e Latina. Area metropolitana di Roma per territorio della città di Roma e delle Asl Roma G ed H e la restante parte della Asl Roma F. Per Bracciano, insieme a Monterotondo e Subiaco, è previsto il reinserimento pieno dei tre Pronto Soccorso nella rete dell’emergenza regionale e destinati dal decreto 80 a chiudere i battenti. Per Bracciano il modulo è lo stesso: i posti letto saranno 40. Ognuno dei tre centri sarà servito da una piazzola per l’elisoccorso che dovrà essere realizzata e operativa entro il 31 dicembre 2015. C’è poi la questione della rete perinatale riorganizzata su due livelli di cura rispetto ai tre attuali. Entro il 30 giugno è previsto accorpamento della UO ostetrica/neonatologica di Monterotondo (419 nati) con Tivoli e della UO ostetrica/neonatologica di Colleferro (407 nati) con Palestrina. Entro la stessa data chiusura della unità di Tarquinia e contestuale qualificazione di quella di Civitavecchia. Nel Presidio ospedaliero di Tarquinia si mantiene l’attività ostetrica come casa di maternità.
Intanto ieri pomeriggio si è aggiornata la conferenza dei sindaci della Asl RmF, convocata questa volta a Formello, per l’approvazione del piano aziendale bocciato ad ottobre. Con il sindaco di Civitavecchia, comune capofila, che da tempo chiede un incontro al presidente Zingaretti proprio per discutere di sanità.


