CIVITAVECCHIA – Parlano di una vera e propria “rivoluzione sanitaria” il consigliere del M5S Fulvio Floccari ed il sindaco Antonio Cozzolino, all’indomani dell’incontro con il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dopo l’approvazione dell’atto aziendale nell’ultima conferenza dei sidnaci che si è svolta a Formello. «Un atto aziendale che ha recepito le nostre istanze – ha spiegato il sindaco Cozzolino – la collaborazione con la Asl inizia a farsi vedere». Quattro i punti principali del nuovo atto che, recependo le direttive ministeriali in una Regione tra l’altro commissariata e con l’obbligo del pareggio di bilancio, dovrà ora tornare in regione per l’approvazione definitiva. Innazitutto l’Oncologia. «Il San Paolo – ha spiegato Floccari – avrà un’unità operativa dipartimentale, indipendente dalla Medicina, come è ora, con un proprio budjet, un proprio dirigente, personale e medico dedicato, con gli infermieri che potrebbero essere trasferiti da Bracciano, e attivo sulle 12 ore e non soltanto sulla mattina. Con la prospettiva di attivare anche due posti letto». Posti letto funzionali in realtà già previsti dalla dirigenza della Asl RmF all’interno della nuova Medicina, che sarà inaugurata a dicembre, e che si andranno a mettere in relazione anche con il futuro Hospice, per il quale sono previsti 19 posti letti. L’altro punto sottolineato dall’amministrazione è l’ok al progetto sperimentale – inizialmente per sei mesi e poi pronto ad essere istituzionalizzato – per il centro trasfusionale: le sacche di sangue ed i tecnici rimarranno a Civitavecchia con l’ematologo che in telecontrollo dal San Filippo Neri valuterà le situazioni. Il centro sarà aperto 12 ore e si risparmieranno 300 mila euro annui per il trasporto in auto delle sacche. «La pediatria – ha aggiunto Floccari – da dipartimentale torna unità complessa, alla quale sono stati aggiunti 2 posti letto di terapia intensiva neonatale. Infine il Dipartimento emergenza ed accattezione (DEA): entra l’area chirurgica e chiederemo il cambio della guardia alla direzione, dopo 15 anni». Rimangono i dubbi sui 63 posti letto in più per il San Paolo e la loro collocazione, e soprattutto sul personale che servirà per garantire un’adeguata assistenza. E poi c’è il problema Bracciano, presidio ospedaliero in zona disagiata, con funzioni di pronto soccorso. «Con Zingaretti – ha concluso Cozzolino – ci siamo fatti portavoce comunque delle esigenze di tutto il territorio della RmF. Il presidente si è impegnato a convocare già nelle prossime settimane i sindaci della Asl RmF, per concordare il futuro del distretto F4, chiarire il destino dei posti letto di Chirurgia a Bracciano e per discutere i nuovi assetti dell’emergenza sanitaria dopo la ristrutturazione dell’ospedale Padre Pio e del San Paolo».


