CIVITAVECCHIA – Oncologia, ginecologia ed ostetricia, pediatria, 63 posti letto in più ed il potenziamento dell’area dell’emergenza con l’inserimento dell’area chirurgica. Sono questi i punti chiave del nuovo atto aziendale che il direttore generale della Asl RmF Giuseppe Quintavalle ha voluto ripercorrere, chiarendo alcune questioni. “L’oncologia – ha spiegato – acquisisce di fatto una propria indipendenza. Non poteva essere altrimenti; su questo settore abbiamo messo il massimo impegno. L’avvio del registro tumori, i due posti letto dedicati nella nuova medicina, l’eccellenza per i tumori al seno e per quelli all’intestino, oltre che lo screening del colon retto, quello mammografico e, a partire dal 2015, anche l’ultimo, quello della cervice uterina: tutte attività che confermano questa nostra grande attenzione”. Per quanto riguarda ostetricia e ginecologia è da studiare, a breve, il progetto da portare avanti insieme a Tarquinia. L’ospedale del comune etrusco rimane una “casa della maternità” che dipenderà dall’Uoc (unità operativa complessa) del San Paolo di Civitavecchia. “I nostri 290 parti all’anno – ha aggiunto Quintavalle – non garantivano quegli standard di sicurezza imposti dalla legge. Da qui questo progetto di collaborazione ancora da definire: a partire ovviamente dal personale”. Con il San Paolo che, a breve, vedrà partire i lavori anche della nuova sala parto e, ad anno nuovo, anche la riqualificazione del reparto di ostetricia. Rimane la pediatria “ma andrà rivista e potenziata – ha aggiunto il consigliere comunale del M5S Fulvio Floccari – abbiamo convocato il primario Tomassini in Comune già giovedì pomeriggio: noi abbiamo fatto di tutto per salvare questo reparto, ora c’è bisogno di una scossa, perché finora non è andata come avrebbe dovuto. Occorre lavorare”. Come occorre lavorare trovare spazio all’interno dell’ospedale per i 63 posti letto in più. Una volta consegnati i lavori della nuova Medicina (il prossimo mese), quelli della Risonanza Magnetica (in fase di avanzamento), realizzata la nuova sala parto e riqualificata l’ostetricia e la ginecologia, il servizio trasfusionale, i nuovi ambulatori che saranno ospitati in un’unica ala, allora si avrà un quadro più chiaro dei locali del San Paolo e della loro riqualificazione; con gli interventi al quinto piano allora gli spazi si troveranno per inserire i nuovi posti letto.
Sanità
12 Novembre 2014
Ostetricia, allo studio il progetto con Tarquinia


