CIVITAVECCHIA – La Asl RmF spazza via le polemiche sulla vicenda legata al futuro della Unita Operativa di Oculistica dell’ospedale San Paolo. «Il servizio non è mai stato messo in discussione» hanno chiarito dalla dirigenza della RmF, alla luce delle critiche dell’amministrazione comunale su una questione che, a quanto pare, sarebbe stato soltanto male interpretata. «Come già a suo tempo evidenziato – hanno infatti spiegato dalla dirigenza della Asl – l’inserimento della Unità Operativa Dipartimentale di Oftalmologia in un più vasto Dipartimento Interaziendale con la Roma E, (ospedale oftalmico), pur mantenendo integralmente l’autonomia operativa della struttura civitavecchiese, vuole assicurare una sinergia positiva con quello che è attualmente il centro di riferimento regionale per le patologie oftalmologiche, in modo da poter consentire alla nostra azienda – hanno aggiunto – anche la presa in carico di pazienti con patologie complesse attraverso percorsi condivisi in un’ottica di relazione funzionale di alto livello. Come alla fine anche il Comune di Civitavecchia ha appurato, e di questo prendiamo atto con piacere, si è trattato della codifica di una semplice modalità organizzativa, lasciando intatte le autonomie della nostra unità operativa dipartimentale». Come specificato dalla Asl RmF, la connotazione delle singole unità operative, prerogativa esclusiva della Direzione Aziendale, «attiene alla gestione funzionale delle attività assistenziali pubbliche con lo specifico obiettivo – hanno sottolineato – di armonizzarle nell’offerta sanitaria complessiva sull’intero territorio, in considerazione delle tante peculiarità. Nell’obiettivo comune di riorganizzare la sanità pubblica del nostro territorio, le modalità organizzative dei processi di rimodulazione possono talvolta esser mal comprese, ma il buon senso e soprattutto la sensibilità condivisa volta alla salvaguardia del bene comune hanno alla fine ragione dei possibili malintesi».


