Anziana lasciata senza sorveglianza ed assistenza al pronto soccorso
Sanità
9 Febbraio 2015
Anziana lasciata senza sorveglianza ed assistenza al pronto soccorso

CIVITAVECCHIA – Fa discutere l’episodio avvenuto qualche giorno fa al Pronto Soccorso del San Paolo, raccontanto dallo stesso direttore generale della Asl RmF che ha anche aperto una indagine interna. Una signora anziana affetta da Alzheimer è stata lasciata senza sorveglianza ed assistenza, nonostante la presenza nella sala d’aspetto dei suoi familiari, attenti e disponibili ad una eventuale collaborazione se solo fosse stata permessa. La donna, nel suo stato confusionale dovuto alla patologia, ad un certo punto è anche riuscita ad uscire dal reparto, dall’edificio e anche dal nosocomio, tanto da essere stata ritrovata poco dopo da un vigilante dell’ospedale in una delle stradine attorno al San Paolo, e da questi riportata prontamente in Pronto Soccorso. “Un episodio incredibile – ha commentato Quintavalle – per di più ai danni di una malata di Alzheimer, una patologia terribile che nel paziente significa isolamento, confusione, alienazione, e per il contesto familiare un immenso, continuo, irrimediabile dolore nel vedere progressivamente svanire nel nulla l’identità più intima e vera di un proprio congiunto, di un proprio caro”. Quintavalle che ha deciso di vederci chiaro. “Ogni responsabilità di coloro che hanno contributo a far sì che si verificasse tale increscioso episodio verrà accuratamente accertata e sanzionata – ha infatti spiegato il manager della RmF – anzi, su indicazione della Direzione Aziendale, il procedimento disciplinare nei confronti di coloro che sono stati individuati come possibili responsabili è già stato avviato, ma lasciatemi dire che nonostante ciò questa vicenda rappresenta un fallimento, un tornare indietro che fa male, che ci rattrista tutti. Chi opera nella sanità pubblica non svolge un lavoro come gli altri: noi abbiamo una missione speciale perchè siamo deputati a portare aiuto, e non parlo solo di assistenza sanitaria, a quanti vivono un momento difficile, di assoluto bisogno, di necessità di solidarietà e di calore umano per quanto possibile. Estrema vicinanza ai familiari, fatta di sensibilità ed attenzione, questo ho già espresso ai congiunti e questo mi impegno a continuare ad osservare nel corso del mio mandato: abbiamo tutti diritto ad una sanità più vera, efficace e sopratutto umana, ed a questo principio morale faremo in modo di ispirare dal primo all’ultimo dei nostri operatori di buona volontà”.