L’atto aziendale della Asl spacca i grillini
Sanità
23 Marzo 2015
L’atto aziendale della Asl spacca i grillini

CIVITAVECCHIA – Spaccati. Anche e soprattutto sulla sanità. Il lavoro portato avanti dal manager della Asl Roma F Giuseppe Quintavalle con il prezioso contributo del consigliere medico del Movimento 5 Stelle Fulvio Floccari, per quanto riguarda la riorganizzazione sanitaria, è tragicamente bloccato. E lo stop lo ha dato Tar, con una sospensiva concessa al ricorso presentato dai comuni dell’area Bracciano per impedire il depotenziamento del loro ospedale. Gli effetti della decisione presa dal tribunale amministrativo, fortunatamente riguarderanno anche il reparto di Radiologia dell’ospedale San Paolo che per effetto dell’atto aziendale elaborato, perderebbe la risonanza magnetica attesa da anni, che verrebbe confinata in un sub reparto del quale non si sente alcuna esigenza, con le conseguenze che questa scelta comporterebbe in termini di funzionamento e di efficienza dell’apparecchiatura. Fino a luglio tutto è bloccato, al di là delle previsioni di Quintavalle. E i movimenti nati per contrastare lo scorporo della risonanza dalla Radiologia, la cui protesta si innesta oggi con quella dei comuni dell’area di Bracciano, accelerano la raccolta di firme e sono pronti alla protesta dura se Quintavalle non dovese decidere finalmente di ascoltare le istanze del territorio e rivedere, di conseguenza, il suo atto aziendale. Ma i guai non finiscono qua. Dopo aver messo i bastoni tra le ruote al presidente della Regione Lazio che ora si è visto annullare tutti i decreti firmati da commissario in materia di sanità, dopo aver causato la crisi nel Pd (il sindaco che ha proposto il ricorso al Tar che mette in difficoltà la Regione è dello stesso partito del governatore Zingaretti), l’atto aziendale della Asl Roma F mette in crisi anche la granitica maggioranza. «La sentenza del Tar di questi giorni ha sospeso l’efficacia dei decreti del Commissario ad Acta sulla riorganizzazione della rete ospedaliera.   Decreti – si legge in una nota – che avrebbero consentito un deciso depotenziamento dell’ospedale  di Bracciano e lo scorporo della Risonanza Magnetica dalla radiologia  del San Paolo come previsto dal piano aziendale. Per questo oggi, come Meetup Civitavecchia in Movimento, invitiamo di nuovo ad ammettere, a chi ieri si è reso partecipe nell’elaborare ed approvare un atto aziendale sulla testa dei cittadini, che quell’atto rappresenterebbe un’alzata all’ennesimo schiaffo che Zingaretti potrebbe rivolgere al diritto alla salute. Per nessuna ragione e in nessun modo, secondo noi, il nosocomio Padre  Pio di Bracciano deve essere considerato di serie B rispetto ad altre strutture, così come fino ad oggi è accaduto per l’ospedale San Paolo di Civitavecchia ritenuto inspiegabilmente dalle politiche regionali di minore caratura rispetto ad altri ospedali laziali, non considerandone la posizione decisamente sensibile e caratterizzata per la sua vicinanza allo scalo portuale da una elevata affluenza». Una posizione durissima quella assunta da una considerevole parte del Movimento 5 Stelle, che ovviamente oltre a Quintavalle mette anche Floccari sul banco degli imputati. «Il nostro invito, in particolare, è quello di smetterla con il gioco  della coperta corta, tanto amato dai politici quando si tratta di andare a riorganizzare specie in campo sanitario, ma odiato quando invece bisognerebbe andare a scoprire sprechi che per primi loro conoscono molto bene e che se non esistessero, siamo certi nessuna Asl e nessuna struttura sanitaria verrebbe penalizzata».

I GRILLINI DI MAGGIORANZA: «LA COLPA È DI ZINGARETTI»
Difesa dell’amministrazione sulle responsabilità legate all’atto aziendale. Contestata tra le righe anche la posizione assunta dal consigliere regionale  Devid Porrello

E fa sorridere la difesa d’ufficio che il resto del Movimento 5 Stelle ha dedicato a Fulvio Floccari, medico-consigliere che senza delega alcuna ha trascinato anche il sindaco Antonio Cozzolino e l’intera amministrazione comunale in questa assurda storia. Piaggeria allo stato puro: «Un atto aziendale, quello della Asl Roma F, che ben amministra le poche risorse che la Regione ha lasciato a questi territori», si legge nella nota in cui le responsabilità vengono attribuite al governo regionale guidato da Zingaretti. Implicitamente la parte istituzionalizzata del M5S attacca anche il consigliere regionale grillino Devid Porrello, criticandone l’operato: «Contrariamente a quanti taluni (proprio Porrello) affermano – dichiarano – l’amministrazione sottolinea come la sospensiva riguarda tre specifici decreti de4l commissario ad acta e non l’atto aziendale recentemente approvato dalla Conferenza dei sindaci». Un tutti contro tutti insomma, mentre nessuno apertamente attribuisce responsabilità a Floccari, arrivato al punto di non riuscire più a prendere neppure la parola in consiglio comunale a causa delle contestazioni derivate da un’impopolarità conquistata a colpi di martello sulla sanità locale. Ora l’amministrazione comunale afferma di essere contraria alle politiche sanitarie di Zingaretti «che riversa su questa Asl ulteriori tagli all’offerta dei servizi». Come per quanto riguarda la Radiologia, reparto funzionante, che ora verrebbe depotenziato con lo scorporo della risonanza. E l’amministrazione incoraggia questa scelta. E sul depotenziamento di Bracciano, i grillini di maggioranza affermano: «L’atto, a differenza di quanto decretato da Zingaretti, restituiva all’ospedale di Bracciano la presenza concreta dei medici radiologi – dichiarano – che per la Regione avrebbero dovuto essere sostituiti da un servizio di consulenza radiologica a distanza». Sarà per questo che Floccari e Cozzolino hanno appoggiato la linea di Quintavalle che mira a portare la radiologa di Bracciano a Civitavecchia per gestire la sola risonanza? Floccari e Cozzolino, in Conferenza dei sindaci sapevano conoscevano benissimo questa lacuna che ora si vorrebbe attribuire alla Regione. Ognuno in questa fase ha le proprie responsabilità, ora spetta all’amministrazione confrontarsi con i cittadini che, tramite i movimenti, stanno raccogliendo firme per difendere la sanità locale da scelte assurde.