Sanità
18 Maggio 2015
"Bell'essere": quando bellezza fa rima con vita

CIVITAVECCHIA – Si chiama “Bell’essere” ed è il progetto promosso dal Centro di formazione professionale della Citta Metropolitana di Roma, in collaborazione con l’Adamo onlus e con la Asl RmF. Un’iniziativa che mira a far tornare il sorriso a tutte quelle donne colpite da tumore. Un modo per riscoprire se stesse, volersi bene, sorridere e piacersi, nonostante tutto. Perché se è vero che da tumore si può e si guarisce, è altrettanto vero che possono rimanere delle cicatrici, “e la battaglia oggi – ha sottolineato la psicologa Cristina Vannacci – è anche quella di contrastare l’impatto che un tumore lascia anche sul fisico”. E per una donna la cura del proprio corpo non è una questione futile; ne va anche dell’aspetto psicologico. E qui si inserisce il progetto che vuole proporre, inizialmente ad un gruppo pilota di donne malate oncologiche, una giornata dedicata a loro stesse. A guidarle nella cura del corpo le venti alunne del quarto anno del corso di benessere del Cfp, appositamente formate in questi mesi, proprio per addentrarsi al meglio, e in modo adeguato, in ambito oncologico. Un progetto quindi che, attraverso formazione, volontariato ed amministrazione pubblica, torna a far sorridere le donne. “Si tratta – ha spiegato il presidente dell’Adamo Massimiliano Riccio – di una delle tante iniziative a disposizione dei nostri assistiti”. L’Adamo, oltre ad aver contribuito alla formazione delle ragazze, individuerà il gruppo di donne che parteciperanno al progetto e metterà loro a disposizione il mezzo di trasporto per raggiungere il Cfp. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il direttore del Cfp Mario Tallarico – è quello di inserire nei prossimi anni questa attività nel percorso formativo, con una specializzazione ad hoc che permetta alle nostre ragazze di lavorare con professionalità e sensibilità”. Un progetto a costo zero, per tutti. “Un progetto – ha concluso entusiasta il direttore generale della Asl RmF Giuseppe Quintavalle – che parte dall’estetica dell’anima per arrivare alla cura del proprio corpo. Qui psicologia ed estetica si fondono insieme per far tornare il sorriso. Una sofferenza, se ben condotta, può portare buoni frutti, come in questo caso. E dobbiamo dire grazie a chi, per puro spirito di volontariato, si mette a disposizione”.