CIVITAVECCHIA – Dalle prime dichiarazioni Civitavecchia sembra essere esclusa dal pacchetto sanitario messo in campo dalla Regione Lazio per fare fronte al Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco. Una manovra da ben 88 milioni di euro, annunciata dal governatore Nicola Zingaretti insieme con il vicepresidente Massimiliano Smeriglio (delegato della Regione per l’Anno Santo), il capo della Cabina di regia sanitaria Alessio D’Amato e il subcommissario di governo alla sanità Giovanni Bissoni. Si parte dalla ristrutturazione degli ospedali romani al potenziamento dell’elisoccorso, dal rinnovo del parco ambulanze all’ampliamento delle deroghe allo sblocco del turn over. L’adeguamento strutturale e il rinnovo delle attrezzature riguarderà i pronto soccorso, Dea di I e II Livello, compreso il Gemelli di Roma. Nello specifico sono queste le strutture coinvolte: Policlinico Umberto I, San Giovanni Addolorata, San Camillo Forlanini, Policlinico Tor Vergata, Sandro Pertini, Sant’Eugenio, Grassi di Ostia, Sant’Andrea, San Filippo Neri, Santo Spirito, e il SS. Gonfalone di Monterotondo. Il piano prevede anche 3,5 milioni per il rinnovo del parco ambulanze, 1,7 per la messa a norma delle strutture sanitarie e 14 per l’ampliamento dal 15% al 30% delle deroghe allo sblocco del turn over, 35,5 milioni sono risorse che la Regione ha chiesto di attivare sul Fondo Sanitario nazionale e saranno utilizzati per il potenziamento del personale nelle unità operative di Pronto soccorso, del 118 e per finanziare i corsi di formazione dei volontari. Si può sperare di essere inseriti in qualche settore di questi, ma al momento di Civitavecchia non c’è traccia. Tra le righe lo ha confermato ieri anche il manager della RmF Giuseppe Quintavalle, che non ha avuto notizie positive in tal senso. Eppure solo qualche giorno fa è stato il sindaco metropolitano Ignazio Marino a ricordare «migliaia di pellegrini che arriveranno via mare a Civitavecchia», con il sindaco Antonio Cozzolino che ieri, alla conferenza della Città Metropolitana, ha invitato l’ente ad attivarsi al più presto per strutturare la ricettività in vista del Giubileo. «Il Giubileo sarà un evento straordinario che porterà milioni di turisti a visitare Roma e i dintorni – ha sottolineato – e le nostre infrastrutture logistiche non potranno farsi trovare impreparate. È dovere non solo dei Comuni coinvolti ma anche della Città Metropolitana e della Regione farsi parte dell’organizzazione di questo importante aspetto perchè il primo impatto che i turisti stranieri hanno con l’Italia incide molto sull’idea generale che si fanno del paese intero». Oltre alla sanità la Regione si concentrerà poi su trasporti, accoglienza e protezione civile e valorizzazione dei percorsi sacri.

