Polo ostetrico: tutto secondo i piani
Sanità
5 Giugno 2015
Polo ostetrico: tutto secondo i piani

CIVITAVECCHIA – Corre su un doppio binario la questione dell’accorpamento, annunciato da tempo, della ginecologia ed ostetricia tra il San Paolo di Civitavecchia e l’ospedale di Tarquinia: quello politico e quello prettamente tecnico sanitario. Se da un lato il sindaco del comune etrusco Mauro Mazzola ‘‘tranquillizza’’ dicendo che si continuerà a partorire a Tarquinia, assicurando che «il reparto di ostetricia e ginecologia rimarrà aperto», da un punto di vista pratico nulla è cambiato rispetto ai piani discussi in Regione. Tanto che questa mattina si è svolta una nuova riunione della Cabina di Regia del Servizio Sanitario Regionale con il dirigente Alessio D’Amato e i direttori generali delle Asl di Viterbo e Roma F Luigi Macchitella e Giuseppe Quintavalle. A quanto pare sarebbe stato confermato il percorso intrapreso. E quindi dal 1° luglio Civitavecchia diverrà il Polo Ostetrico-Ginecologico del litorale, mentre a Tarquinia sarà creata la casa del parto. Probabilmente lo ‘‘smantellamento’’ del reparto di Tarquinia sarà meno traumatico rispetto a quanto inizialmente stabilito e progressivo. Certo è che nel piano del San Paolo tutto rimane invariato. Tra un mese il polo ostetrico ginecologico potrà contare su 8/9 medici, alcuni dei quali provenienti proprio da Tarquinia (le lettere sono già partite e alcuni hanno già confermato la propria disponibilità al trasferimento); saranno conclusi i lavori del blocco parto e riprenderà appieno l’attività della Pediatria, che potra tornare quindi a funzionare 24 ore su 24, facendo rientrare l’emergenza che si è protratta per troppi mesi a causa proprio dell’esiguo numero di pediatri disponibili. Un mese quindi per definire gli ultimi passaggi e dare forma concreta alla nuova realtà, nel solco proprio di quella sinergia con l’ospedale di Tarquinia imposta dalla Regione Lazio.