CIVITAVECCHIA – Promette battaglia l’Ugl se l’amministrazione comunale non vorrà tornare sui propri passi in merito alla sospensione del pagamento delle rette al centro di riabilitazione e reinserimento Alessandro Boggi di Santa Severa che ospita anche diversi ragazzi civitavecchiesi. Si tratta di 35,50 euro giornalieri non erogati negli ultimi tempi che hanno portato alla richiesta, da parte della dirigenza della struttura, di diverse migliaia di euro alle famiglie dei ragazzi. Si parla di cifre che superano anche i 10 mila euro. Il motivo? A quanto pare, come ricostruito dalla segretaria confederale dell’Ugl Fabiana Attig, l’amministrazione Cinque Stelle si è rifatta “ad una vecchia nota, illegittima, del 2012, quindi della passata amministrazione, che per eludere la propria responsabilità al pagamento della retta spettante il Comune – ha spiegato – dichiarava furbescamente che un accreditamento provvisorio non poneva il Comune in nessun obbligo di pagamento della retta. Dal canto suo l’assessore Lucernoni ha compiuto un atto illegittimo, disponendo di non pagare e sbattendo di fatto la porta in faccia a chi rivendica un proprio diritto”. L’accreditamento provvisorio è stato disposto dalla Regione Lazio nel momento in cui ha ratificato il subentro di Unisan, con la stessa posizione e prerogative, al posto del consorzio Ri.Rei , che gestiva la struttura dal 2006 e che poi si è sciolto, garantendo così la prosecuzione delle attività assistenziali. E lo ha fatto anche per altri centri inizialmente gestiti da Ri.Rei. “Cosa perfettamente legittima e normale per la Regione, tant’è che la Asl RmF – ha aggiunto Attig – su mandato del direttore generale Giuseppe Quintavalle con delibera 174/2015 prende atto della estensione di accreditamento e dispone la continuità del servizio prestato dalla Unisan in attesa della definizione degli atti relativi all’accreditamento. Quindi tutto normale. Purtroppo non per i Servizi Sociali di Civitavecchia”. Con il segretario confederale Ugl che parla di una posizione “immorale da parte della giunta a Cinque Stelle nei confronti di poche decine di disabili e delle loro famiglie. Non è superfluo ricordare che ad oggi solo il Comune di Civitavecchia rifiuta di elargire cure mediche e assistenza ai disabili del centro Boggi di Santa Severa omettendo il pagamento di 35,50 euro al giorno. Altri Comuni – ha ricordato Attig – come Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Roma che ospitano i loro ragazzi nello stesso centro pagano regolarmente e non pongono scusanti che sanno più di miseria umana che di principi amministrativi”. L’invito quindi è quello di rivedere questa posizione, altrimenti “l’Ugl si vedrà costretta – ha concluso Attig – ad agire nei modi e nei termini di legge senza fare sconti”.
Sanità
4 Luglio 2015
Servizi sociali e centro Boggi: Ugl all'attacco del M5S

