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    Sanità
    22 Luglio 2015
    Sanità, pronti i nuovi presidi ospedalieri nel Lazio

    ROMA-Al via nuovi ambulatori ospedalieri dopo l’accorpamento dei reparti di ostetricia, ginecologia e neonatologia di Monterotondo con Tivoli e Colleferro con Palestrina. Nell’ambito della riorganizzazione dei servizi, così come disposto dalla Regione Lazio, nei presidi ospedalieri di Monterotondo e Palestrina l’Asl Roma G, in aggiunta ai servizi già esistenti sul territorio, ha istituito due ambulatori ospedalieri di ginecologia ed ostetricia, uno a Monterotondo e l’altro a Colleferro, aperti la mattina sei giorni su sette, dal lunedì al venerdì. Lì tra le altre cose, è possibile svolgere le normali visite ostetrico/ginecologiche, scoprire ed affrontare patologie cervico-vaginali, sottoporsi ad isteroscopia». Così in una nota l’Asl RmG. «Dal lunedì al venerdì, sempre di mattina, è stato anche messo a disposizione un ambulatorio per la cardiotocografia (monitoraggio in gravidanza) – si legge nel comunicato – In aggiunta sono stati attivati anche due ambulatori ospedalieri pediatrici, uno a Monterotondo e l’altro a Colleferro, aperti la mattina per tre giorni a settimana, anche con un servizio allergologico. Per ulteriori informazioni rivolgersi alle rispettive direzioni sanitarie e/o all’ufficio Urp».  La Regione Lazio vara una rivoluzione per potenziare la rete per la raccolta e il trattamento del sangue. Con il decreto firmato il presidente, Nicola Zingaretti ha autorizzato e accreditato 27 Simt (Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale) attivi nei grandi ospedali di Roma e province, che si occupano di raccolta, conservazione, assegnazione e distribuzione di emocomponenti e gestiscono inoltre attività ambulatoriali di Medicina trasfusionale, 360 punti di raccolta sangue temporanei,  10 associazioni (tra cui AVIS e  Croce Rossa) con  5 punti di raccolta sangue fissi, 71 punti di raccolta sangue temporanei e 10 autoemoteche.
    Nei prossimi giorni la Regione nominerà un nuovo responsabile del Centro regionale sangue, struttura demandata ad effettuare le visite di verifica periodica sul possesso dei requisiti specifici e a coordinare la rete per implementare le attività connesse alla raccolta e alla distribuzione del plasma. Si tratta della dottoressa Stefania Vaglio, responsabile del Simt del S. Andrea e collaboratrice del Centro nazionale sangue. La scelta di puntare su una rete così capillare è strettamente correlata all’obiettivo di superare le attuale criticità e tendere al raggiungimento dell’autosufficienza. Nella regione Lazio, rispetto al fabbisogno, mancano 30mila sacche di sangue.