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    Cronaca
    31 Luglio 2015
    Arrestato il direttore generale dell’ospedale Sant’Andrea

    ROMA- Un clan criminale della periferia specializzato in droga e usura, il direttore generale della struttura, una famiglia di imprenditori delle pompe funebri, tutti assieme per pilotare l’appalto della camera mortuaria dell’ospedale. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) della capitale ha portato all’arresto di nove persone, tra cui il dg del Sant’Andrea Egisto Bianconi – ai domiciliari per turbativa d’asta e altri reati, sospeso dalla Regione -, Giustino e Daniele Taffo, padre e figlio, noti nel business del ‘caro estinto’. E poi un poliziotto accusato di collusione con la famiglia Primavera di San Basilio e un imprenditore che faceva da tramite tra i Primavera e Bianconi. Su quest’ultimo M5S attacca il governatore Nicola Zingaretti: «L’ha nominato lui con il consenso del Pd». Sfuggiti invece alla squadra mobile di Roma e ai carabinieri proprio il patriarca del clan criminale, Guerino Primavera, e i figli Daniele e Fabrizio, questi ultimi accusato di traffico di droga. L’inchiesta ha riguardato infatti anche l’attivita’ di spaccio di stupefacenti e di prestiti a usura svolta dalla banda in tutta la periferia sud est della capitale, con una presenza di vedette e pusher a San Basilio, quasi una Scampia romana. Non solo legami con gli altri clan della zona, pero’, ma anche un’attivita’ ‘istituzionale’, svolta soprattutto da papa’ Guerino. E’ lui, secondo gli investigatori, a sapere dalla moglie Daniela Chimenti – che fa le pulizie al Sant’Andrea – di un appalto in arrivo per la camera mortuaria. Attraverso l’imprenditore edile Fabrizio Coppola – ora ai domiciliari – arriva al direttore generale Bianconi, che pilota tutto tramite Filippo Zanutti, presidente della commissione del bando, ora sospeso per 12 mesi. Beneficiari gli imprenditori Taffo, questa la ricostruzione avallata dal Gip. Il giro d’affari lo sintetizzano la moglie di Primavera e l’amica Barbara Severini, sposata a Coppola, nell’intercettazione del «milione e mezzo». Per poi aggiungere: «e noi vogliamo mangiare anche un bel piattino de fettucine … poi c’e’? il salmone e altre cosette… – dice Chimenti – me raccomanno … che questo io entro a lavora’ con loro faccio la becchina, glie faccio…».