Infojobs punta su soft skills e formazione
Economia e Lavoro
2 Ottobre 2015
Infojobs punta su soft skills e formazione

Roma (Labitalia) – In un mercato del lavoro in cui la stabilità e la prospettiva economica si confermano i driver principali nella ricerca di un nuovo impiego, sono le soft skills e le competenze digitali ad acquisire un ruolo sempre più centrale nei percorsi di formazione professionale tenuti in più alta considerazione dai datori di lavoro. E’ quanto emerge dall’ultimo sondaggio dell’Osservatorio InfoJobs, principale realtà italiana nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di cv in database, che fotografa come l’andamento delle dinamiche di domanda e offerta di lavoro siano sempre più guidate dal ruolo del digitale in un numero crescente di settori e di categorie professionali. 
Il mercato del lavoro sta, dunque, vivendo una fase di profonda trasformazione. Ma qual è l’elemento differenziante per affrontare con successo l’ingresso e la permanenza in strutture professionali sempre più complesse e stratificate? Lo sviluppo delle soft skills è riconosciuto sia dai candidati che dalle aziende come un aspetto di primaria importanza nel percorso di formazione e di aggiornamento delle proprie competenze professionali. 
Le competenze tecniche, per quanto rilevanti, rivestono un ruolo complementare rispetto a caratteristiche come la capacità di lavorare in gruppo e la proattività. Secondo il 67% dei candidati, infatti, è la voglia di imparare la caratteristica tenuta in più alta considerazione dalle aziende, seguita dalla capacità di lavorare in gruppo (66%), dalla flessibilità di ruolo e orari (50%) e, solo al quarto posto, da un bagaglio di competenze tecniche aggiornato (44%). 
A conferma di questo trend i dati relativi alle aziende, per le quali sono autonomia e proattività le caratteristiche più importanti (58%), seguite da capacità di lavorare in gruppo (56%), voglia di imparare (55%), flessibilità di ruolo e orari (43%) e competenze tecniche aggiornate (42%). Un altro aspetto fondamentale nella formazione di candidati e dipendenti sono le competenze digitali, considerate sempre più cruciali per affrontare la trasformazione di un numero crescente di settori in ottica 2.0. Il 46% dei candidati e il 57% delle aziende riconoscono, infatti, come il possesso di competenze aggiornate in ambito digitale sia fondamentale a prescindere dalle mansioni, dal grado di responsabilità o dal ruolo ricoperto in azienda. A questi si aggiungono il 35% dei candidati e il 25% di aziende secondo cui le competenze digitali sono importanti a integrazione e supporto di altre competenze tecniche, mentre solo per il 4% dei dipendenti e il 5% delle aziende l’acquisizione di competenze digitali non è un aspetto di primaria importanza.
E, a fronte della riconosciuta importanza delle competenze digitali, qual è il reale grado di preparazione dei candidati italiani? Dalla survey emerge un gap di percezione tra candidati e aziende, con il 46% dei candidati che giudica positivamente le proprie competenze digitali, a fronte del 24% delle aziende che reputa adeguata la formazione di candidati e dipendenti su questo aspetto. Il dato acquisisce maggiore rilievo laddove per il 24% delle aziende le competenze in ambito digitale sono adeguate per quanto riguarda le nuove generazioni, mentre sussiste un gap da colmare per le persone meno giovani.