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    Energia e ambiente
    25 Febbraio 2016
    Innovazione e tutela ambientale: si può

    Il paesaggio italiano liberato dai vecchi tralicci dell’alta tensione. Succede quando sviluppo della rete elettrica, innovazione e rispetto per il territorio procedono di pari passo. Negli ultimi 5 anni Terna ha demolito più di 550 km di vecchie linee, liberando circa 2.200 ettari di territorio. Progetto che coinvolgerà altri mille km e che si inserisce all’interno di un piano che punta a “mettere in piastra” l’Italia entro il 2016, nel rispetto dell’ambiente. “E’ come se ci fosse una linea ad alta tensione – spiega Matteo Del Fante, amministratore delegato di Terna – che collega la Sicilia e la Val D’Aosta senza soluzione di continuità e, soprattutto, senza imbottigliamenti”. Sviluppo della rete che ha effetti positivi sulla sicurezza del servizio, sul costo finale dell’energia elettrica e sulla riduzione delle emissioni: con gli interventi previsti nel Piano di sviluppo si stima infatti un taglio delle emissioni del settore pari, a regime, a circa 15 milioni di tonnellate l’anno di Co2. Priorità alla bellezza del paesaggio italiano, come hanno dimostrato gli interventi nei parchi Monlentargiu-Saline in Sardegna e Pellerina a Torino, fino all’ultimo intervento, in ordine di tempo, sulle colline a sud di Firenze con l’avvio dei lavori di rimozione dei 17 tralicci ad alta tensione che attraversano Pian dei Giullari, la collina di Arcetri e Monte alle Croci. Nel caso fiorentino “parliamo di un investimento, in tutta l’area metropolitana, di 55 milioni di euro – – andremo a interrare circa 18 km di linee: lo possiamo fare quando il territorio ci permette la soluzione dal punto di vista tecnico e qua abbiamo trovato grande disponibilità da parte di Comune e Regione”. Via dalle colline di Galileo Galilei i tralicci obsoleti e così tornano a splendere luoghi di grande valore storico e paesaggistico. Iniziativa che riceve il plauso anche del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti: “Restituiamo un pezzo dell’immagine bella delle colline di Firenze”. Un impegno verso l’innovazione e nel rispetto dell’ambiente che passa anche attraverso i protocolli d’intesa siglati con le principali associazioni ambientaliste (Wwf Italia, Lipu, Legambiente) per migliorare i criteri ambientali nelle attività di pianificazione e sviluppo della rete, con particolare riguardo alla minimizzazione degli impatti sulla biodiversità. Importante il ruolo della tecnologia. L’utilizzo di tralicci a ridotto impatto visivo, in particolare i tubolari monostelo, consente di ridurre fino a 15 volte l’ingombro al suolo, passando dai 150 mq di un traliccio tradizionale tronco-piramidale fino a soli 10 mq.