CIVITAVECCHIA – C’è anche il cavalier Mario Auriemma tra i candidati a sindaco di Roma per le prossime elezioni ammistrative di giugno. Il vulcanico imprenditore irpino, che sul litorale si fece conoscere come presidente del Civitavecchia calcio alla fine degli anni ’90, ha riproposto una sua creatura che teneva nel cassetto da qualche tempo: il movimento “Italia Morale”.
Auriemma, sebbene siano passati quasi vent’anni dalle sue “gesta” in nerazzurro (si presentò promettendo la serie B e ”sprando”, a parole, un’offerta da circa 50 miliardi di lire per acquistare la Roma, dall’allora presidente Franco Sensi) è rimasto sempre lo stesso.
Nel suo programma elettorale, massima rigidità nella selezione dei candidati (a confronto Grillo è poca cosa: il cavaliere si dice pronto a scartare anche chi abbia preso una contravvenzione in auto) e spazio ai tassisti, a discapito della metro, dei mezzi pubblici e delle biciclette, che “nel centro sarebbero un problema per la circolazione dei taxi”. Su Mafiacapitale Auriemma è tranchant: “Quelli che hanno rubato andrebbero messi tutti in galera e buttata la chiave”. Il cavaliere arriva addirittura a richiedere le dimissioni del prefetto Gabrielli e dei vertici dell’Ama.
Questa l’intervista di Stefania Nobile delle Iene, con tanto di sottotitoli.

