Abbonamenti Tpl, odissea per i pensionati
Cronaca
23 Aprile 2016
Abbonamenti Tpl, odissea per i pensionati

CIVITAVECCHIA – Cambiano le modalità di richiesta per gli abbonamenti al trasporto pubblico locale e si susseguono una serie di lamentele da parte degli anziani. È quanto sta accadendo in questi giorni.

“Dal 2016 – racconta un cittadino pensionato – sono state cambiate le regole per gli abbonamenti al Tpl rivolti alle fasce svantaggiate, ovviamente per eliminare i soprusi”.  UN pensionato con un reddito Isee di 10.000 euro si trova di fronte ad una vera e propria odissea.  “Si deve recare da Argo, che non fa subito l’abbonamento – ha spiegato il cittadino – ma consegna un foglio d’istruzioni in seguito deve comprarsi un computer, fare un corso accelerato, pagare Internet e poi collegarsi al sito www.regione.lazio.it mobilità Tpl, poi deve seguire tutto il percorso indicato sul sito, stando bene attento a non sbagliare alla fine, stampare la richiesta; per penultima cosa deve recarsi all’Urp, consegnare copia della richiesta di cui sopra, copia del documento d’identità, copia Isee in corso di validità e farsi dare la “convalida” e infine per  ultima richiesta ottenuta la “convalida”, recarsi nuovamente da Argo, pagare e ricevere l’abbonamento. Da quest’anno il pensionato avrà il 50% di sconto e dovrà pagare per una sola Linea ben 99 euro. Si sono aggiunte altre stazioni di richieste che deve seguire il cittadino bisognoso: si deve recare all’Urp, che, a sua volta, lo manda all’Ufficio Protocollo poi  dopo aver protocollato deve ritornare all’Urp, che trasmette la documentazione all’Ufficio Regionale preposto e gli consegna l’accettazione della richiesta e per ultimo  l’Ufficio Regionale, ricevuta la convalida, gli scrive una mail contenente il buono (voucher) che egli, dopo quattro giorni, dovrà consegnare ad Argo per poter fare finalmente l’abbonamento al Tpl. “Insomma sembra fatto apposta per scoraggiare le persone. Ogni giorno che passa viene smontato un pezzo dello Stato sociale mentre ricchi e potenti se la godono. Di fronte a tutto questo, nessuno reagisce ; tace la Regione e tacciono i politici e sindacati e i deboli vengono lasciati soli”.

Si spera che la situazione possa cambiare e che i pensionati possano essere aiutati a risolverla e così rendergli un servizio migliore e più adeguato alla loro età.