Enel, richieste a corrente alternata
Economia e Lavoro
2 Settembre 2016
Enel, richieste a corrente alternata

CIVITAVECCHIA – La ditta delle pulizie, di propria volontà e a proprie spese, quindi senza incidere sui costi dell’appalto, vuole rimpiazzare un addetto prepensionato, ma Enel si oppone.
E la persona che dovrebbe sostituire il dipendente andato in pensione, rischia di rimanere senza lavoro, senza una valida motivazione.
E’ quanto sta accadendo in questi giorni a Torre Valdaliga Nord, dove – secondo quanto risulta alla sigla di categoria della Cgil di cui è responsabile locale Marco Feuli, investita della questione da parte dell’azienda stessa, la Civiservice, la spa elettrica da domani sarebbe pronta a non fare più accedere uno dei 14 lavoratori previsti dall’appalto di pulizia ordinaria civile all’interno della centrale.
In particolare, la dirigenza Enel impone di non inserire in pianta stabile il lavoratore che ha sostituio la persona pre-pensionata e di non farlo lavorare presso l’impianto per non più di due mesi continuativi al fine di non potergli fare acquisire il diritto della permanenza in loco, in caso di avvicendamento di impresa a seguito di nuova gara.
Una decisione singolare, visto che proprio l’anno precedente, quando l’appalto non venne assegnato alla stessa ditta di pulizia, Enel aveva previsto di utilizzare 14 lavoratori, anziché 11, che costituivano l’organico che la stessa Civiservice, già appaltatrice del servizio negli anni precedenti,  aveva lasciato, e che quindi quest’anno, come previsto dalla legge, ha ripreso in carico con le 3 unità in più, rientrate al lavoro in ritardo rispetto alle altre, poiché non previste dalla gara e assunte su esplicita richiesta del nuovo direttore dell’impianto, al fine, pare, secondo quanto comunicato al sindacato, «di evitare problemi di immagine per l’Enel con articoli sui giornali e rimostranze fuori dai cancelli della centrale». Ebbene in detta circostanza il personale neo assunto è stato inquadrato subito in pianta stabile, sempre su richiesta della Dirigenza Enel e la Civiservice srl non si è opposta. Ora, di fronte alla situazione  per la quale a seguito del pensionamento di un lavoratore del vecchio organico, l’azienda ha ritenuto opportuno occupare il posto vacante con un altro addetto, al fine di una più equa organizzazione lavorativa, senza oneri aggiuntivi per il committente, ma la stessa dirigenza Enel impone di non inserirlo in pianta stabile e di non farlo lavorare presso l’impianto per non più di due mesi continuativi. Una volontà, diametralmente opposta a quella della Civiservice, che  crea un notevole disagio al lavoratore, al quale anziché garantirgli stabilità lavorativa impone di essere impiegato su più appalti con turni spezzati e continui spostamenti. E con il rischio concreto, come detto, da domani, di restare senza lavoro.