CIVITAVECCHIA – Usb-Lavoro privato ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori Royal Bus, contro la volontà aziendale di licenziare ben 20 autisti dei 37 in forza. Una vera mazzata che impone ai lavoratori di reagire, a fronte di una crisi che non solo sta passando nel più completo silenzio ma che presenta contorni poco chiari. «Come è noto – si legge in una nota della Usb – l’azienda sostiene che i licenziamenti non deriverebbero da una mancanza di lavoro, elemento già singolare, bensì dalla vendita di 11 autobus effettuata nel maggio scorso, a sua volta conseguente alla progressiva diminuzione dei corrispettivi incassati per il trasporto dei crocieristi a Roma. Una spiegazione che però non convince». «Se infatti il servizio di trasporto crocieristi è così poco conveniente non si capisce perché tanti operatori di altre città facciano invece la fila per assicurarselo, ovviamente con costi di trasferta assai maggiori di quelli sostenuti dall’azienda locale – prosegue Usb-Lavoro privato – né d’altro lato si comprende perché mai la stessa Royal Bus abbia più volte fatto ricorso ad autobus di terzi, pagandone l’affitto, pur di rispondere a incrementi di domanda da parte dei tour operators. Il tutto tenendo inoltre in conto che l’azienda opera per lo più su altri settori per i quali non vengono lamentate particolari difficoltà». Secondo la sigla sindacale, non è scontato che debba esserci un esubero di personale: «Una tesi che appare difficilmente sostenibile se si considera che Royal Bus, dopo aver venduto i mezzi, ha comunque impiegato ben 9 autisti a tempo determinato in aggiunta al personale già in forza, ha sempre utilizzato tutti i mezzi disponibili, e, infine, ha disposto orari di lavoro mediamente assai più alti di quelli contrattuali. Condizioni che non possono certo giustificare la perdita di tanti posti di lavoro e che invece consiglierebbero l’adozione di opportuni strumenti di flessibilità» «Dato che il lavoro c’è – aggiunge la Usb – come ammette la stessa Royal Bus, non vorremmo che dopo aver mandato a casa 20 persone ben professionalizzate e di grande esperienza, capaci di svolgere il servizio in piena sicurezza, si arrivi poi a dover assumere lavoratori con contratti più convenienti». Usb chiede quindi a Royal Bus di recedere dai licenziamenti e di avviare un confronto volto a individuare soluzioni ragionevoli, in mancanza del quale saranno intraprese delle azioni di sciopero.

