''Il nostro progetto non si ferma''
Politica
7 Aprile 2017
''Il nostro progetto non si ferma''

TARQUINIA – Bacciardi: «Il nostro progetto per la città non si ferma. E diciamo no al Biogas a Tarquinia». Torna a parlare il candidato sindaco di Tarquinia Renato Bacciardi e lo fa per chiarire alcune voci che lasciavano intendere un suo passo indietro in caso della scesa in campo di Pietro Mencarini. «Ci sono delle cose che ho voglia di chiarire, con forza, una volta per tutte, e che non mi stancherò mai di ribadire –dice Bacciardi – Il percorso che ho iniziato, assieme alle donne e agli uomini che mi sostengono, non è un percorso partitico, fatto di accordi sottobanco, imposizioni o offerte dall’alto: è, come già ripetuto tante volte, un progetto per questa città, da portare avanti assieme a tutti coloro che hanno voglia di crederci e lavorare con noi, per una politica fatta con trasparenza e passione. Per me la politica non è mai stata una lotta per distruggere l’avversario, ma il mezzo per realizzare nel modo migliore l’interesse del paese. Il dibattito politico si concentri sui problemi e non sui conflitti personali. Rimango sempre più fermo nella mia posizione per realizzare un’idea di città condivisa con i cittadini, come avvenuto negli incontri programmatici già svolti e in quelli che faremo». L’affondo di Bacciardi si fa più diretto. «Non è il nostro modo di fare quello di svendere o mandare al massacro candidati per poi sostituirli quando qualcuno da Viterbo o da Roma alza il telefono: quello che per noi conta è continuare sul percorso intrapreso parlando di programmi, proposte, idee, problemi e soluzioni. Chiunque vuole lavorare in questa maniera troverà le porte aperte, ma i giochini li lasciamo agli altri: se nei mesi scorsi abbiamo scelto di intraprendere questa strada è perché, nei colloqui con altri interlocutori, ne avevamo già compreso la confusione e l’inaffidabilità politica». E sul biogas. «A proposito di problemi e soluzioni, inoltre, voglio ribadire con chiarezza che, da sindaco, farò ogni azione in mio potere per contrastare la scelta del biogas in località Olivastro – sia in conferenza di servizi, sia per la variante urbanistica – ed ogni altra minaccia per il nostro territorio, condividendo e deliberando con l’ausilio della cittadinanza tutta, che sarà chiamata ad esprimersi sui temi importanti riguardanti la nostra città, il nostro futuro. E le ragioni sono semplici: innanzitutto, perché l’idea che abbiamo della città e dell’ambiente da lasciare ai nostri figli è un’altra; poi perché crediamo che la soluzione al problema rifiuti vada ricercata in una diversa filosofia gestionale degli stessi, che parta dalla possibilità, almeno parziale, di sistemi di riuso o di smaltimento in loco. Non so se questo sia un “no vuoto”, come detto da qualcuno, di certo è “pieno” della volontà di pensare e realizzare un sistema diverso e di lasciare ai figli e nipoti una città più vivibile». (F.F.)

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