SANTA MARINELLA – E’ ancora ricoverato all’ospedale Gemelli di Roma e fortunatamente non più in coma, Davide Barigelli, il centauro trentenne santamarinellese che giovedì scorso, mentre si dirigeva con la sua moto verso Civitavecchia, si è scontrato frontalmente con un’automobile che aveva appena imboccato la Statale Aurelia dopo essere uscita dallo svincolo autostradale di Civitavecchia sud. Il ragazzo, considerate le gravissime condizioni in cui versava subito dopo il tremendo impatto, era stato dapprima intubato dai medici dell’Ares che erano sopraggiunti con un elicottero, e poi trasportato al nosocomio romano in pericolo di vita. All’ospedale capitolino, era stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso che avevano individuato un grosso ematoma che, con il tempo, si sta riassorbendo. Dunque, il giovane è considerato fuori pericolo, anche se dovrà permanere in ospedale per diverso tempo, a causa di alcune fratture al bacino, alla clavicola, alle costole e allo sterno. Considerato quindi il quadro clinico che era stato disegnato qualche minuto dopo l’incidente, fortunatamente le sue condizioni sono migliorate. Si tira dunque un sospiro di sollievo da parte di coloro che, amici e familiari, hanno vegliato sul ragazzo in questi giorni. Nessuno però dimentica cosa è accaduto alle 14,10 di quel giovedì pomeriggio quando Barigelli, uscito dalla sua officina situata sulla via Aurelia a Santa Marinella, ha indossato il casco e con il suo scooter si è diretto verso Civitavecchia per fare delle commissioni. Giunto all’altezza dello svincolo autostradale della Civitavecchia-Roma, si è trovato di fronte una Fiat 500 intenta ad attraversare la strada per dirigersi verso Santa Marinella. L’urto è stato violentissimo ed il ragazzo è stato sbalzato contro un’altra automobile che era intenta ad imboccare la corsia di decelerazione per entrare in autostrada. Ai soccorritori che sono subito intervenuti, 118 e Misericordia, si è presentata davanti una scena dantesca con il giovane centauro che non dava segni di vita. E’ stato subito chiamato un elicottero dell’Ares con medico a bordo, che dopo aver prestato le prime cure ed intubato il giovane, ha compiuto un vero e proprio miracolo per normalizzarlo e trasportarlo al Gemelli di Roma.


