ALLUMIERE – I ragazzi del Ggp sempre in prima linea nelle iniziative di solidarietà e sempre più impegnati nel sociale. Lo scorso venerdi 18 gennaio i responsabili del G.g.p., accompagnati dall’attivo parrocco di Allumiere don Stefano Carlucci sono stati una presenza importante nel carcere capitolino di Rebibbia. «Un ringraziamento speciale va – spiega la responsabile del Ggp, Cinzia Bucci – al nostro sindaco che ci ha sostenuti ma alla fine, per motivi personali, non ha potuto partecipare. I responsabili del gruppo giovanile collinare hanno vissuto questa esperienza in occasione della presentazione del libro “La paura della libertà’’ scritto da suor Emma Zordan (Adoratrice del sangue di Cristo). Il libro in questione contiene molteplici testimonianze raccolte dai detenuti di Rebibbia che hanno concluso il loro percorso). I collinari hanno presentato il lavoro letterario di Franz Kafka ‘’La tana’’: l’opera è stata rivista e riadattata per motivi logistici dal grande Remo Cirilli, attore della Compagnia Teatrale di Allumiere che magistralmente ha condotto la regia dello spettacolo suddiviso in sei parti con sottofondo musicale dopo una breve introduzione di Debora Orchi e la presentazione di Monica Golino, delle candele accese tenute da Ombretta e Debora Orchi, Laura e Roberta Paparcurio, Daniela Lisi Daniela, Elisa Brancaleoni e Tiziana Giannini che hanno fatto da scenario e «che hanno voluto rappresentare la luce della vita, quella luce che – spiegano i membri del Ggp, anche se minima, da’ ancora speranza. alla paura di ritornare al mondo ormai dimenticato, di uscire da un luogo e non sapere cosa ti aspetta, dove non puoi essere libero dentro se non sei libero fuori e non puoi essere libero fuori se non sei libero dentro perchè una cosa convalida l’altra». Le letture del testo sono state interpretate da Remo Cirilli, Marilena Grassi, Gianluca Papa, Cinzia Bucci, Antonio Superchi e Serena Sestili. Il tutto si è concluso con l’esebizione del coro del Ggp con il canto ‘’Se crederai’’. «Ognuno ha dato il suo il suo tempo e il suo impegno – conclude la responsabile del Ggp Cinzia Bucci – di certo non avremmo mai pensato di arrivare a questi livelli. Per noi e’ stata un’esperienza nuova e molto forte. Quando c’e’ stata fatta la proposta di prender parte a questa esperienza, non abbiamo esitato un istante e il nostro sì e’ stato accolto con gioia da suor Miriam delle Adoratrici del Sangue di Cristo. Non è facile porsi ad un pubblico di gente cosi’ importante come il cardinale Giuseppe Petrocchi (arcivescovo di Perugia) e Monsignor Dario Vigano’ (assessore al dicastero per la comunicazione della Santa Sede), ma soprattutto davanti a persone che hanno un vissuto diverso dal nostro, subito però abbiamo potuto vedere la semplicità e l’accoglienza che ci e’stata riservata. I complienti e i ringraziamenti per il nostro lavoro non sono stati di poca cosa. Dopo un rinfresco fatto dai carcerati per l’occasione siamo usciti soddisfatti per aver regalato un momento particolare a questa gente e per aver ricevuto qualcosa in più che arricchisce la nostra vita. Siamo matite nelle mani di Dio, ma solo lui sa come usarle. Grazie a chi ci ha permesso di fare questa esperienza».


