di MATTEO CECCACCI
Dopo il triplice fischio non c’è stato nemmeno il tempo di respirare. Sulle tribune e in campo c’è stato il delirio nerazzurro. I calciatori sono tutti andati ad abbracciare capitan Imperiale e in particolar modo il più piccolo della formazione Valerio Elisei, il classe 2005 in forza all’Under 14 Elite di Diego Michesi, assoluto protagonista del torneo grazie alle sue formidabili giocate e ai suoi gesti tecnici. Il fuoriclasse ha dimostrato a tutti i presenti il talento e le proprie potenzialità che possiede e che a settembre molto probabilmente lo porteranno fuori da Civitavecchia e Tarquinia, la sua città natale.
Gioia, contentezza, felicità e tanti, tantissimi sorrisi: questi sono i sentimenti e le emozioni dei calciatori del Civitavecchia Calcio, consapevoli dell’ottimo torneo disputato e del giusto compenso ricevuto, ovvero il maestoso trofeo Umberto Tersigni.
La consegna del trofeo: È stato probabilmente il momento più bello che tutti aspettavano da giovedì, anche se quello più significativo e toccante lo vedremo tra poco. A consegnare l’ambito premio nelle mani del capitano Valerio Imperiale è stata la famiglia Tersigni al gran completo, con la signora Gianna Pascucci insieme ai suoi tre figli Daniela, Emanuela e Sebastiano. Capitan Imperiale stringe forte il trofeo e lo alza al cielo dinanzi alle telecamere e ai fotografi e tutto d’un tratto il cielo sopra il Dlf diventa nerazzurro e ai giocatori gli brillano gli occhi. Tutti continuano a baciare e ad accarezzare il trofeo, già a San Gordiano sistemato sulla bacheca della segreteria nerazzurra-bianconera di via Giulio Bianconi che sta a significare un primo traguardo raggiunto tramite sacrificio, sudore e tanta passione.
Ottimo lavoro degli arbitri: Come ogni manifestazione vuole, per la ben riuscita dell’evento, importante e ancor più fondamentale è l’ottimo lavoro dei direttori di gara. Da giovedì a sabato, infatti, si sono alternati ben quattro arbitri appartenenti alla sezione AIA di Civitavecchia del presidente Gianluca Ventolini che tramite l’ottimo aiuto del vicepresidente Domenico Borrelli, ha fatto sì che la kermesse non sfociasse mai nel nervosismo e tantomeno in errori sacrosanti e fatali che per fortuna non si sono mai verificati. Sabato la finale si è conclusa con l’ottima direzione del giovanissimo fischietto civitavecchiese Giosuè De Felici, bravo ad estrarre i tre cartellini gialli nel momento in cui il match stava prendendo una brutta piega. Ottimo lavoro anche degli altri colleghi Giovannino Marseglia, Adriano Feligioni e Alex Garau. Tutte buone direzioni che ancora una volta confermano l’eccellente organico che la sezione locale di via Galileo Galilei possiede. Agli arbitri e al vicepresidente Domenico Borrelli, nonché responsabile del corso arbitri gli è stato conferito da Raffaele Minichino il premio sia per la partecipazione al torneo che per la professionalità che le casacche nere hanno avuto nel dirigere le nove partite che hanno preso inizio giovedì 11 fino a sabato 13 aprile per un Memorial giocato nel massimo della sportività.
Il bomber di razza Valerio Elisei: Un solo nome: Valerio Elisei. Il forte attaccante nativo di Tarquinia classe 2005, in forza all’Under 14 Elite del tecnico Diego Michesi è stato senza dubbio il migliore in campo.
È stato il giocatore più brillante di tutto il torneo. Per il giovane nerazzurro sono stati tre giorni straordinari, terminati con un gol decisivo, il terzo, che ha chiuso di fatto la finale contro i rivali del Ladispoli e con una prestazione al di sopra di qualsiasi potenzialità. Inutile girarci intorno, questo ragazzo che durante la kermesse ha indossato sempre il numero 9 ha talento da vendere, molto talento che fa ben sperare sia la società del Civitavecchia Calcio 1920-Leocon sia i tanti altri club fuori città. Basti già pensare alla chiamata di settembre scorso, quando la società di via della Pisana, l’Urbetevere, che tra l’altro ha partecipato al torneo, chiamò proprio Elisei che per un’ardua scelta decise di restare a San Gordiano. Decisione che poi, per un caso o nell’altro, ha voluto che la formazione in cui milita Elisei retrocedesse dall’Elite ai Regionali con due turni di anticipo.
Certo è che questo bomber, perché di questo si tratta, ha talento da vendere e con molte probabilità Elisei a settembre non sarà più un giocatore della Leocon, visto che già adesso i tanti blasoni capitolini stanno puntando sul fuoriclasse che è stato il match winner di tutto il Memorial Umberto Tersigni e il premio di ‘‘miglior giocatore’’ che Sebastiano Tersigni gli ha consegnato tra le mani a fine giornata conferma tutto questo. Chapeau.
L’omaggio a Gianna Pascucci: L’avevamo accennato prima quando abbiamo parlato della consegna del trofeo. Il momento più bello e più toccante di tutta l’intera kermesse è stato quello che si è verificato nell’ultima giornata appena dopo lo schieramento delle due squadre finaliste, Civitavecchia e Ladispoli.
Prima del fischio dell’arbitro, il capitano dell’Under 15 del Civitavecchia Calcio Valerio Imperiale si è improvvisamente diretto verso la sua panchina per prendere un bellissimo mazzo di fiori indirizzato alla vedova di Umberto Tersigni, la signora Gianna Pascucci presente in tribuna. La corsetta di Imperiale dal centrocampo verso la tribuna con in mano l’omaggio floreale ha scaturito due minuti di silenzio che ha provacato qualche lacrima ai più sensibili e ai deboli di cuore che non hanno potuto resistere dinanzi a una scena così bella che è stata contornata da continui applausi fino all’inizio del match. La signora Pascucci, leggermente commossa a causa del suo contenimento che non ha avuto molto successo, ma sempre col sorriso e molto stupita dal gesto improvviso coordinato da tutto lo staff organizzativo, ha ringraziato il giovane capitano nerazzurro augurandogli un grande in bocca al lupo per la partita. Un incoraggiamento che, tra l’altro, ha portato anche bene, visto che Imperiale è stato autore di un’impeccabile performance durante la finale, fornendo un assist al bacio ad Elisei che gli ha permesso di siglare il vantaggio al 10’ del primo tempo. Un gesto indescrivibile, che racchiude quanto di speciale ha regalato il 1° Memorial Umberto Tersigni, che senza dubbio da lassù avrà vissuto le tre giornate con grande spensieratezza e felicità, constatando in particolar modo la lealtà, lo spirito sportivo e la correttezza che c’è stata fino all’ultima gara disputata: tutti fattori che Tersigni giornalista e presidente pretendeva sul lavoro e sul campo e i duecento calciatori gli hanno sicuramente regalato episodi che difficilmente verranno dimenticati.
La medaglia a tutte le squadre: È la particolarità che ha contraddistinto il Memorial Umberto Tersigni. Nessun altro torneo presente nel Lazio ha mai premiato tutte le squadre partecipanti, ben sei compagini, di cui quattro di Civitavecchia in questa manifestazione. Ebbene sì, nel giorno della finale, prima dell’inizio di ogni partita, Sebastiano e Daniela Tersigni, assistiti da un bambino dielleffino hanno messo al collo di ogni giocatore una medaglia come riconoscimento per aver preso parte alla 1^ edizione del Memorial Umberto Tersigni.
Un gesto che ha reso unico nel suo genere questo torneo, rendendo felice un’intera comunità di sportivi che da giovedì a domenica ha potuto assistere a qualcosa che prima dell’inizio non si era visto mai da nessun’altra parte.
Umberto Tersigni figura storica:Umberto Tersigni appartiene a quegli uomini che oggi è sempre più raro incontrare nella vita. Dall’aspetto apparentemente burbero, Umberto Tersigni era per chi l’ha conosciuto un uomo di un’eleganza e di una disponibilità fuori dal comune. Generoso, capace, lungimirante, era uno di quei personaggi che bastava una stretta di mano per sancire un rapporto leale e indissolubile, come oggi non ce ne sono più. Carismatico e mai eccessivo sapeva essere severo con i suoi dipendenti quando necessitava, ma al contempo pronto ad elogiare nel lavoro chi lo meritasse. Un maestro di vita e di professione. Si è cimentato con grande capacità anche nel ruolo di presidente del Civitavecchia Calcio, altra sua grande passione, portando tra i nerazzurri entusiasmo e voglia di ricominciare dopo un periodo davvero buio. Proprio il connubio indissolubile con Raffaele Minichino, il Civitavecchia Calcio, il Beppe Viola, il calcio a cinque e Rete Oro è stato nel corso dei quaranta anni un legame sincero, leale fatto di stima e amicizia reciproca. Ha vinto innumerevoli battaglie, forte del suo coraggio e della sua lealtà di uomo che hanno tracciato il percorso della sua vita come una testimonianza di una preziosa eredità tramandata a tutti noi. Umberto Tersigni era e resta un grande uomo. È la descrizione di un uomo che ha dato tutto quello che poteva dare alla Civitavecchia sportiva, oggi purtroppo in crisi, ma presto tutto tornerà alla normalità ed è la speranza di tuttta la città che a gennaio scorso ha perso una storica figura che giovedì, venerdì e sabato scorsi è stato ricordato dignitosamente con un Memorial all’insegna dell’amicizia e dei veri valori sportivi, quelli che voleva vedere Umberto Tersigni.
Sono le 19.10, il sole è tramontato, il Memorial è terminato. Appuntamento alla 2^ edizione.

