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    Lettere
    22 Dicembre 2019
    Storia di un bambino bullizzato

    LADISPOLI – Mentre la Corrado Melone si fa portatrice dei principi e di azioni per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, finendo anche agli onori della cronaca nazionale, un genitore, col cuore in mano, racconta quanto vissuto dal proprio figlio proprio a causa dei bulli. «Cos’ è il bullismo? Nessuno gli da il giusto peso. È qualcosa di sconosciuto che la maggior parte delle persone preferisce ignorare. È pensiero comune che il bullo sia il bambino più sveglio, più furbo e che il “bullizzato” sia il tonto della situazione, ma non è così. Il bullo spesso non sa di esserlo mentre il bullizzato non viene ne ascoltato, né aiutato. Il bullismo è uno dei grandi mali dei nostri giorni. Il bullismo è quella lunga catena di episodi, anche piccoli e poco significativi, come la critica, il pettegolezzo, perpetuati nel tempo dai parte di uno o più gruppi nei confronti del bersaglio prescelto, che spesso è semplicemente il bambino più timido o più debole.

    Il bullismo è un comportamento continuo, deliberatamente dannoso che rende le vittime impotenti. Spesso non è fisico, ma verbale, caratterizzato da insulti, nomignoli, critiche o addirittura indiretto, cioè con l’esclusione dal gruppo. Le vittime spesso nascondono il loro disagio ai genitori perché hanno paura di non essere creduti, di non essere aiutati, hanno paura delle possibili reazioni degli stessi e della società. Anche i bambini bulli nascondono la verità ai genitori o troppo spesso raccontano versioni distorte. Per gli adulti è difficile comprendere se il proprio figlio è vittima di bullismo, è più semplice minimizzare, non valutando i campanelli d’allarme. Ma il bullismo fa male e così un bambino sano, intelligente, sorridente , lentamente si trasforma, non ha più voglia di andare a scuola, ha continui mal di testa, diventa selettivo e si ammala. Ebbene sì il bullismo fa ammalare i bambini che ne vengono colpiti. A quel punto i genitori non possono più minimizzare, svenimenti, analisi sballate, gastrite, immunodeficienza importante, si corre dal medico e si inizia a pregare e sentire la terra che trema. Dopo mesi di percorsi ospedalieri, di test, di terapie, si arriva alla diagnosi : tutto questo stato fisico è causato dallo stato mentale in cui è stato portato da continue vessazioni da parte dei coetanei. Mentre il medico cerca di spiegarti la tua mente vaga: quando? Chi? Perché? Tu fornisci tutti i supporti possibili, ti rivolgi ad esperti, ma la situazione non migliora. Tuo figlio sta male e tu non hai la soluzione, gli esperti consigliano il cambio di ambiente, ma tu speri sempre che tuo figlio riuscirà ad uscirne, lui è forte, il cambiamento fa paura.

    Passa il tempo e poi quelle parole sussurrate da tuo figlio che rimbombano nella mente, nell’anima, in ogni singolo poro della pelle: il mostro sono io, perché mi hai fatto nascere? Io devo morire!

    Il mondo si ferma, il cuore si ferma , ogni cosa assume una forma diversa e allora nulla ha più valore e scegli di fare la cosa giusta : Cambiare la vita di tuo figlio. La vita spensierata di un bambino non ha prezzo. Il bullismo esiste e se  esistono adulti che giudicano i bambini il bullismo non sarà mai sconfitto. Quando un bambino soffre, tutti abbiamo perso. Quando un bambino è vessato, tutti abbiamo perso. Quando un bambino si ammala, tutti abbiamo perso. Quando un bambino lancia grida d’aiuto, non viene ascoltato, tutti abbiamo perso. Quando un adulto schernisce un bambino il mondo è finito. La tolleranza e la condivisione dovrebbero essere la base della società. Crescere un bambino nel rispetto e l’amore per il prossimo lo farà essere un adulto migliore».