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    Cronaca
    28 Dicembre 2019
    A venti giorni dalle dimissioni dei vertici della società, al Pincio si cerca di far quadrare i conti in vista dell’assemblea del 31 gennaio Csp e maggioranza: il rebus delle nomine Entro i primi giorni dell’anno si potrebbero avere i nomi dei tre nuovi membri del Cda della municipalizzata Probabile che presto si vada anche a un riequilibrio della Giunta, dove la Lega è oggi sovra-rappresentata

    A circa venti giorni dalle dimissioni rassegnate da Francesco De Leva, Pietro Degli Effetti e Vittoriana Megna, i tre membri del consiglio di amministrazione di Civitavecchia Servizi Pubblici, al Pincio sono in corso “grandi manovre” per individuare i tre sostituti, puntando in primis su titoli e competenze, ma mantenendo al tempo stesso i giusti equilibri richiesti dalla politica, indicando una donna per la legge sulle quote rosa e andando ad incastrare tutte le tessere del grande puzzle, nel segno della professionalità: perché l’obiettivo rimane quello di risollevare le sorti dell’azienda. Se è vero che il cda resterà comunque in carica in regime di prorogatio fino al 31 gennaio, data per la quale è stata convocata l’assemblea di Csp per la nomina dei nuovi amministratori, è altrettanto vero che entro i primi giorni dell’anno si potrebbero già conoscere i nomi, che il sindaco dal punto di vista amministrativo dovrà nominare con un proprio decreto, prima dell’ufficializzazione ai fini societari in assemblea. Una partita delicata, quella giocata al Pincio, il cui esito per la municipalizzata potrebbe avere riflessi anche sugli equilibri in Giunta, che già oggi appaiono modificati rispetto all’esito delle urne, con la Lega (che oggi può contare su un gruppo consiliare composto non più da 5, ma da 4 consiglieri, di cui 2 su posizioni molto critiche) abbondantemente sovra-rappresentata da Sindaco, 3 assessori e, probabilmente, anche da un consigliere di Csp. Mentre all’estremo opposto ci sono i federati di FdI, Svolta e Misto, che oggi con lo stesso numero di consiglieri esprimono solo il vice sindaco Massimiliano Grasso.
    Insomma, mangiato il panettone, appare probabile che la Befana insieme alle feste e alla troika di Csp possa portare via anche almeno un nome dell’attuale governo cittadino. Ma non è da escludere che gli scossoni e i cambiamenti possano essere anche di più. Molto dipenderà dalla capacità del sindaco Ernesto Tedesco di chiudere la vicenda in tempi brevi e con i minori effetti collaterali possibili, per iniziare ad affrontare con la redazione del bilancio di previsione 2020 il lavoro del primo vero anno di amministrazione della squadra del fare.
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