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    Amministrazione
    20 Febbraio 2020
    Appalto pulizie: l'Ugl si appella al Sindaco

    CIVITAVECCHIA – L’Ugl si dice fortemente preoccupata, circa la situazione verificatasi in questi giorni in merito all’appalto delle pulizie e portierato del Comune di Civitavecchia.

    “Come al solito constatiamo che a farne le spese sono sempre i lavoratori, ignari dei cavilli burocratici innescati dagli uffici tecnici del Comune – hanno spiegato dal sindacato – non sono bastati 3 anni di conflitti che questa organizzazione ha intrapreso con il precedente governo e con la Ati Sgm Scala Enterprese sul ripristino dei parametri orari dei lavoratori, decurtati del 19% al momento del passaggio. Neppure la rivendicazione delle migliaia di ore in più che quest’ultima non ha restituito. No. L’agonia per questi lavoratori deve durare anche a fine appalto. L’ultima trovata del responsabile dell’appalto del Comune è stata quella di bloccare le fatture emesse dalla Sgm in data 31/01/2020 per il ritardo delle 13 mensilità di dicembre 2019 applicando l’art. 10 del contratto di servizio con la conseguente decurtazione del 20%. Sanzione questa debitamente rifiutata dalla Sgm, che ha prontamente portato tutto all’attenzione della Prefetto di Roma. Al di là del fatto che un ritardo, ancorché biasimevole visti gli esigui emolumenti dei lavoratori, non trova applicazione nell’art. 10, quello che più lascia basiti come questo dirigente applichi la regolamentazione da lui stesso sottoscritta ricordandosi soltanto ora di far rispettare, sempre in maniera errata questo appalto. Non vorremmo ci fossero questioni personali che nulla attengono al rispetto dei lavoratori. L’art. 10 sottoscritto dalla Ati Sgm Scala Enterprese con il Comune fissa alcune regole sul trattamento del personale che nulla hanno a che fare con il ritardo di qualche giorno sulle 13’ mensilità ancor più sulle retribuzioni. Nello specifico l’articolo dice: “la società è tenuta ad attuare nei confronti dei dipendenti condizioni normative, retributive e contributive conformi alle leggi e al ccnl di riferimento, con particolare riferimento ai minimi contrattuali regolarità contributiva e retributiva.” Solo e soltanto nella mancata ottemperanza di ciò la stazione appaltante ( il Comune) può applicare l’accantonamento del 20% a garanzia degli obblighi sopra indicati. Ovvio che non siamo in presenza di queste condizioni in quanto la retribuzione, la contribuzione e i minimi contrattuali rispettati. Anche la 13’ mensilità – hanno concluso da Ugl – risulta alla data tra il 20 dicembre e l’8 gennaio saldata a tutti i lavoratori. Visto l’abbaglio preso dagli uffici, questa organizzazione chiede al sindaco Ernesto di intervenire al fine di dirimere questo inutile braccio di ferro utile solo alla Sgm e non certo alle famiglie che ancora oggi sono senza stipendio”.