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    Verdecalcio
    5 Marzo 2020
    I Pulcini 2010 del Dlf vincono il derby contro il Civitavecchia Calcio 1920

    Allo stadio Tamagnini, gremito di genitori e tifosi appassionati di calcio giovanile, sabato pomeriggio si è disputato il derby tra il Civitavecchia Calcio 1920 e il Dlf della categoria Pulcini anno 2010 valevole per la 2^ giornata di campionato. Il derby è terminato con la vittoria della compagine biancoverde, il Dlf, con il punteggio di 1-5.
    Gara piacevole per larghi tratti con le due squadre che si sono sfidate apertamente sul terreno di gioco, che ha visto prevalere la compagine del Dlf allenata da mister Claudio Tossio, ben organizzata in campo, con buoni giocatori che hanno fatto vedere piacevoli giocate personali, anche perché si tratta di ragazzi nati nel 2010. La compagine dielleffina non è nuova a questi tipi di prestazioni, venendo, infatti, dalla vittoriosa partecipazione nel weekend precedente al Torneo di Carnevale disputato presso la struttura della Corneto Tarquinia.
    Mister Tossio ha spiegato il segreto dei successi fino ad ora ottenuti: «Sinceramente non c’è un vero e proprio segreto ma c’è sicuramente un mix di ingredienti che si mescolano alla perfezione, infatti, dal punto di vista organizzativo ed ambientale il Dlf è un ottima società composta da uno staff dirigenziale competente, con una struttura all’avanguardia, attenta a tutte le componenti che gravitano attorno alle squadre. Importante, in questa categoria, è l’aspetto educativo dei ragazzi che rappresenta la base per la formazione di nuovi calciatori e, fortunatamente, ho un gruppo di genitori che ci tiene a questo aspetto e questa attenzione viene automaticamente trasmessa ai propri figli. Inoltre, lasciatemelo dire, la squadra è composta da bambini fantastici davvero ricettivi, intelligenti con una passione smisurata per questo sport. Basti pensare che il gruppo è composto da ragazzi non solo di Civitavecchia ma da giovani che provengono da Manziana, Montalto, Monte Romano e Santa Marinella, che quindi percorrono tanti chilometri solo per venire al campo, solo per giocare, dimostrando senza dubbio un notevole spirito di sacrificio, soprattutto se rapportato alla giovanissima età degli atleti».