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    Lettere
    1 Aprile 2020
    Il Trittico e le riflessioni in tempo di Covid 19

    CIVITAVECCHIA – “Al tempo del Covid-19 viviamo in una fase di dolorosa  e sconfinata desolazione, dove non ci è dato di intravedere limiti né di tempo né di spazio tale è la virulenza del morbo che si diffonde ormai qui e ovunque. Dopo due mesi di una pandemia crescente e invasiva ci è ancora difficile intravedere una qualche soluzione e una possibilità di tornare alle consuete frequentazioni o impegni rimasti sospesi nella loro quasi totalità. Tuttavia non dobbiamo farci mancare possibilità di iniziative personali sovente disattese nel tempo della sicurezza individuale e sociale.

            Ci riferiamo ad iniziative capaci di guardare oltre i nostri egoismi o il nostro tornaconto. Tanta sofferenza, disperazione oggi così diffuse dovrebbero indurci a  ineludibili riflessioni, che tuttavia ognuno di noi – ne siamo certi – fin dall’apparire del morbo va elaborando con crescente preoccupazione.

            La nostra riflessione qui non si rivolge tuttavia a noi singole persone magari abituate ad esercitare e anche a condividere, con i nostri simili, atteggiamenti di umana comprensione, di reciproco sostegno, se non materiale, certamente morale.

           Sono altre le situazioni che ora, pressati da una terribile pandemia, dobbiamo prendere in seria considerazione, dal momento che assistiamo a spettacoli di scarsa ‘pietas humana’ e piuttosto a spettacoli da ‘homo homini lupus’. Non sfugge infatti che l’informazione, che con assidua e più che quotidiana frequenza ci bombarda nel silenzio della nostra attuale vita claustrale, rappresenta un sovraccarico di violenza quando abbisogneremmo piuttosto di  parole e di gesti consolatori, di speranza, di sostegno, e anche mai di illusioni prive di fondamento.

        Alla guerra contro il Covid-19 è una continua e crescente guerra di tanti contro i più. Sempre poche parole per i troppi defunti, per lo più trattati come numeri, solo qualche veloce e di prassi ringraziamento e plauso ai sanitari, ma tante parole di polemiche, di accuse, di caccia alle streghe sì da ammorbare l’aria ma soprattutto gli animi. Governo contro Regioni, Regioni contro Governo, Sindaci perseguitati da chi la vuole cruda e da chi la vuole cotta, rappresentanti politici di ogni bandiera gli uni contro gli altri. Scarsi sono gli accostamenti per un impegno solidale o costruttivo nell’interesse dei cittadini, interesse da tutti proclamato come prioritario ma che troppo spesso risulta trascurato o solo parzialmente perseguito.

         Emblematica la forza e la lezione che ci è pervenuta dalle poche parole del Pontefice che sotto la pioggia e in quasi perfetta solitudine nel vuoto e nel silenzio di Piazza San Pietro ci ha chiamati a sentirci fratelli, ad aiutarci vicendevolmente, a superare ogni egoismo, ad essere autenticamente misericordiosi”.

    Il presidente dell’associazione Il Trittico
    Fraancesco Castriota