LADISPOLI – Bene l’inizio della fase 2 nella città balneare, ma poteva andare meglio. Almeno per il sindaco Alessandro Grando. Mentre la maggior parte lunedì hanno dato prova di grande responsabilità, alcuni giovani non sarebbero stati altrettanto ligi al dovere. Assembramenti, niente dispositivi di protezione individuale. E il primo cittadino ha lanciato l’ultimatum: «Bisogna continuare a rispettare le regole. Non vorrei tornare indietro si su alcune decisioni», ha detto Grando pronto in caso di “disobbedienza” a richiudere spiagge e parchi. «Non voglio che a pagare siano gli altri – ha proseguito – ma voglio far capire ai giovani come funzionano le cose». E così ieri il primo cittadino in persona, insieme al vice sindaco e ad altri rappresentanti dell’amministrazione ha deciso di vigilare in prima persona sul territorio con un cartello in mano “Io rispetto le regole altrimenti non ne usciamo”. «Inviterò i ragazzi a farsi una foto con questa frase». Intanto Assobar Ladispoli ha lanciato un appello al primo cittadino: «Basta con i soliti furbetti. Chi sbaglia deve pagare. Non ci possiamo più permettere di far chiudere una categoria per colpa di chi infrange le regole. Chi è stato protagonista di assembramenti davanti al proprio locale con musica alta – ha detto il presidente dell’associazione Marco Nica – vendendo alcol sapendo che di regola non va somministrato a chi è visibilmente brillo deve subire le conseguenze delle proprie scelte. Non possiamo accettare che un’intera categoria paghi le conseguenze di chi di propria scelta, sta mettendo a rischio l’incolumità di una comunità non rispettando le regole».
