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    Cronaca, Economia e Lavoro, Salute, Sanità
    7 Maggio 2020
    Videoconferenza oggi pomeriggio tra la Regione Lazio e le principali sigle nazionali per discutere la ripertanza del settore e le misure anti Covid da adottare
    Stabilimenti balneari: subito i protocolli con le proposte ed entro sabato prime risposte di Zingaretti

    TARQUINIA – Tra venerdì e sabato le dichiarazioni del presidente Nicola Zingaretti, con le prime risposte, possibili, circa la situazione spiagge e gli stabilimenti balneari. Risposte e proposte chiare che attendono da tempo i balneari del litorale laziale che,  attraverso le principali sigle sindacali nazionali, oggi pomeriggio hanno intrattenuto una lunga videoconferenza con i rappresentati della Pisana per discutere della ripartenza del settore e delle misure di sicurezza anti Covid da adottare.Ancora nessuna conferma  sul come e quando potranno riaprire le spiagge e gli stabilimenti balneari, ma tuttavia indicazioni importanti, quelle emerse nel lungo video confronto al quale hanno preso parte Sib, Federbalneari, Assobalneari, Cna e Fiba. Massima apertura da parte della Regione Lazio nel valutare tutte le richieste contenute nei protocolli che entro stasera dovranno essere inoltrati algi uffici regionali competenti con tutte le proposte del settore. Zingaretti, è stato spiegato dall’assessore Paolo Orneli, è pronto a recepire tutte le richieste ed ha espresso parere favorevole ad aprire le spiagge in una data anche antecedente il primo giugno, fermo restando la linea che sarà dettata al livello nazionale. L’auspicio è che sia ristoranti sia stabilimenti balneari possano aprire prima della fine di maggio, se non si dovessero registrare aggravamenti. “Una videoconferenza che è durata tantissimo  – spiega Marzia Marzoli, vicepresidente Sindacato italiano balneari – perché gli argomenti da trattare erano tanti. Paolo Orneli ha voluto fare una premessa a tutta la discussione, volendo toccare tutti gli argomenti e ha chiarito subito alcune cose fondamentali che riguardavano la gran parte della regione Lazio, relative ad esempio al tema delle estensioni delle concessioni che la Regione, così come al livello nazionale, ha deciso di portare avanti. L’interlocuzione nostra con la Regione rimarrà aperta fino a che non sarà realizzato un vero protocollo nazionale. Al momento ci hanno assicurato che non sarà deciso nulla fino a quando anche noi non saremo coinvolti di nuovo. Ci sarà infatti un altro tavolo che riguarda la sicurezza a mare e che coinvolgerà la Capitaneria di porto e i balneari potranno intervenire anche in questa cabina di regia. Per quanto riguarda i protocolli sulle proposte che ci sono state richieste, c’è da sottolineare che già quattro sigle sindacali su cinque si erano già unite per sottoscrivere un documento unitario (Cna, Sib, Assobalneari e Fiba). Noi abbiamo illustrato la nostra proposta e adesso la valuteranno”. Dieci metri quadrati (indicazione dell’Oms per la convivenza in ambienti chiusi come gli alberghi) per quattro persone, la proposta illustrata dal Sib, tre metri e mezzo di distanza tra gli ombrelloni  e la garanzia di un ulteriore metro per il passaggio e il movimento dei bagnanti. <Misure – spiega Marzia Marzoli – che si possono permettere anche gli stabilimenti balneari più piccoli”.Per quanto riguarda le sanificazione: è stata fatta un po’ di chiarezza in merito alla frequenza sulle igienizzazioni:  “Se una famiglia utilizza le strutture per un lungo periodo di tempo – spiega la Marzoli – non è necessaria la sanificazione frequente. Inverosimile che ogni giorno si proceda alla igienizzazione sette volte.  Cosa ben diversa è invece per quelle strutture che hanno un ricambio continuo. A quel punto si deve spiegare bene come deve avvenire l’ igienizzazione”.Nota amara per quanto riguarda le spiagge libere. La preoccupazione più grande per l’amministrazione Zingaretti  restano proprio gli arenili liberi. <Su questo la Regione ha spiegato – conclude Marzia Marzoli – che  intende lavorare su una serie di interventi al livello regionale che saranno poi girati ai Comuni per gestire queste spiagge>.