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    Porto
    8 Maggio 2020
    Porto: Ancip e Compagnia portuale chiedono di seguire l’esempio di Palermo

    CIVITAVECCHIA – La Compagnia portuale e l’Ancip, l’associazione che raggruppa le comapgnie d’Italia, invitano a prendere esempio dal porto di Palermo dove la competente Autorità di Sistema Portuale, attraverso gli strumenti della legge 84/94 (segnatamente, il comma 15 bis dell’art. 17) è intervenuta decisamente per sostenere, in questa fase estremamente critica, i lavoratori delle società articolo 17 “i quali, con abnegazione, coraggio e senso del dovere – ha spiegato il presidente Ancip Luca Grilli – hanno assicurato ed assicurano la continuità operativa in un settore vitale per l’economia nazionale. Il nostro auspicio è che tutte le Autorità di Sistema Portuale, seguendo l’incisivo esempio dell’Autorità di Sistema del Mare di Sicilia Occidentale, intervengano rapidamente per permettere alle società articolo 17 di superare questo periodo critico”. L’intervento adottato dall’Adsp guidata da Pasqualino Monti, ex presidente di Molo Vespucci, “ben si inquadra nell’ottica di assicurare alla società art. 17 – spiega ancora Grilli – la liquidità finanziaria indispensabile a mantenere i livelli occupazionali ed a sostenere i salari dei lavoratori in questa fase critica, in attesa che la ripresa dell’economia nazionale ed internazionale permetta la riattivazione dei traffici portuali, rallentati dal lockdown. Riteniamo che la mancanza di detto intervento avrebbe avuto gravi ripercussioni sia sui livelli occupazionali che sulla effettiva operatività del porto, considerato che le società art. 17, come peraltro riconosciuto anche dalla legge, ricoprono un ruolo essenziale e vitale per l’economia portuale e nazionale in generale”.”La Compagnia Portuale Civitavecchia era stata la prima e all’avanguardia in Italia per la progettazione del fondo art.17 comma 15bis l.n.84/94 – ha ricordato il presidente Enrico Luciani – avevamo chiesto formalmente, con istanza ufficiale, l’avvio del procedimento amministrativo per la creazione del fondo già il 12 dicembre 2018. Il 16 settembre 2019, abbiamo inviato formalmente all’AdSP del Mar Tirreno centro settentrionale, l’attuazione delle misure de quibus per il piano di sviluppo ed efficientemento dell’impresa autorizzata ex art. 17 comma 2 nello scalo portuale di Civitavecchia – Progettazione programmata 2018 – 2023. Il 18 dicembre scorso, con la delibera di Comitato di Gestione n. 66, l’AdSP ha approvato la creazione del Fondo de quo. Ad oggi, purtroppo, dobbiamo constatare come l’AdSP non abbia ancora messo un euro su questo fondo, previsto dalla Legge. Auspichiamo quindi che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-settentrionale, seguendo l’incisivo esempio dell’Autorità di Sistema del Mare di Sicilia Occidentale – conclude Luciani – intervenga urgentemente e senza ulteriori indugi per finanziare il suddetto Fondo”.