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    Economia e Lavoro, Politica
    8 Maggio 2020
    «S. Marinella isola felice: serve una campagna di promozione turistica»

    S. MARINELLA – Il Centro Studi Aurhelio si dice preoccupato per le difficoltà che gli operatori turistici incontreranno questa estate a causa della pandemia del Coronavirus. I dirigenti del gruppo di lavoro, danno delle indicazioni affinché si possa tornare nel più breve tempo possibile alla normalità, salvaguardando le attività produttive. «Dopo aver affrontato con leggerezza le fasi iniziali dell’emergenza – dice il direttivo del Centro Studi – e con piglio autoritario quelle della gestione della crisi derivata dalla epidemia del virus, siamo alla fase 2. Il colpevole silenzio dell’amministrazione comunale su quello che dovrà accadere nella stagione estiva, risulta ancora più preoccupante degli strali lanciati contro i romani. A seguito dei decreti ministeriali e delle enigmatiche ordinanze sindacali emanate, Santa Marinella si troverà nella necessità di attrarre turisti e villeggianti obbligatoriamente da tutto il Lazio. La regione è popolata da circa sei milioni di persone e Roma, in particolare, da quasi tre milioni e mezzo, la sua costa fruibile è di circa 315 chilometri ed essa, verrà inevitabilmente investita, dal flusso di coloro che vorranno raggiungere il mare. È inspiegabile che ancora non sia stata lanciata una campagna pubblicitaria a tappeto per attrarre i cittadini romani e laziali». «Una seria campagna di promozione – continua la nota – con cui investire tutte le superfici possibili con uno slogan chiaro e inequivocabile “Santa Marinella vicina, sicura e bella, la Perla del Tirreno da 120 anni”. Con meno dello 0,2% di contagiati rappresenta un’isola felice. Già solo per i sopralluoghi degli eventuali interessati, potrebbe far ripartire economicamente la cittadina, nei fine settimana di maggio e giugno. “In più ci permettiamo di segnalare – dicono dal Centro studi – altre due questioni sulle quali ci pare che il Sindaco stia facendo il pesce in barile. La prima, riguarda la possibilità di far occupare lo spazio pubblico agli operatori commerciali, ristoranti e bar in forma gratuita, secondo un regime di equilibrio e sicurezza per i pedoni e la questione delle spiagge libere. Occorre dare una indicazione immediata in questa direzione, agli imprenditori, per fare in modo di farli organizzare”.