«La situazione è critica». Non usa mezzi termini l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Riccetti per descrivere quello che sta accadendo a Civitavecchia a causa dell’emergenza sociale legata a quella sanitaria. Grazie all’impegno di amministrazione, Croce rossa e Protezione civile l’enorme macchina della solidarietà continua a macinare numeri che se da un lato mostrano il grande cuore di Civitavecchia, dall’altro ci danno la reale dimensione del problema. A fine aprile eravamo a 1872 interventi prestati che hanno raggiunto 595 famiglie, per un totale di 1619 persone di cui 380 minori. Ma le richieste continuano a crescere anche nella fase 2. «Stiamo aspettando il nuovo report – ha detto Riccetti – ma la situazione è preoccupante. Dalla prossima settimana riprenderemo con la distribuzione porta a porta dei buoni spesa. Ci sono tante richieste ma il nostro obiettivo è quello di non lasciare dietro nessuno. Ci siamo trovati a fronteggiare un’emergenza di questo tipo e purtroppo l’impressione è che Sindaco e amministrazione ci siano ma non abbiamo risposte adeguate dagli enti superiori a quelli comunali come Regione e Governo. Servono risposte concrete e servono subito». Le promesse sono state tante ma, ad ora, le risposte concrete ancora poche. «Occorre – ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali – far ripartire il tessuto commerciale, servono finanziamenti concreti e subito altrimenti si rischia il collasso del tessuto economico e sociale e non solo di Civitavecchia». Ma non c’è solo l’emergenza economica, c’è anche quella sociale: quella legata ad una convivenza forzata a causa del lockdown. «Aspetto i dati delle varie violenze domestiche. A Civitavecchia – ha detto Riccetti – ci sono vari percorsi attivi, poi però bisognerà vedere i numeri delle denunce alle forze dell’ordine. Noi siamo attivi e vicini alla popolazione. A Civitavecchia – ha spiegato – sono arrivate delle richieste e ci siamo subito attivati per la messa in sicurezza. Chi opera nel territorio è in trincea e lette le situazioni vanno affrontate e risolte rapidamente e per la nostra amministrazione il contatto con il territorio è molto importante. La rete amministrativa – ha concluso – è molto presente anche se il lavoro è tanto e difficile».


