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    Cronaca, Economia e Lavoro, Salute
    20 Maggio 2020
    Stabilimenti balneari: è corsa contro il tempo per la riapertura
    Il Sib soddisfatto dell’ordinanza regionale. Ecco le linee guida

    TARQUINIA – Una corsa contro il tempo, per fare quelle manutenzioni che non è stato possibile fare prima. Ma gli stabilimenti balneari di Tarquinia ci provano ad affrontare una stagione tutta in salita. I gestori lavorano di gran lena per sistemare al meglio le strutture che secondo l’ordinanza della Regione Lazio potranno riaprire dal 29 maggio.“Finalmente anche la Regione Lazio ha pubblicato l’ordinanza del presidente con le linee guida per le attività turistico-ricreative che si applicheranno agli stabilimenti balneari, – commentano dal Sib Lazio, il Sindacato italiano balneari – alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere, compresa la tanto attesa data delle riaperture, fissate per il 29 maggio, salvo, la scelta dei Sindaci di decidere una data diversa”. Durante la seconda videoconferenza voluta dall’assessore Paolo Orneli con le associazioni dei balneari, la Regione Lazio per voce di Oneli ha più volte sottolineato l’importanza delle norme e delle regole di comportamento, attraverso le quali si potrà avviare la stagione balneare in modo sicuro, anche grazie alle risorse che saranno date ai comuni per l’organizzazione delle spiagge libere. L’assessore ha voluto spiegare i passaggi più restrittivi dell’ordinanza appena uscita che indicano una distanza tra gli ombrelloni, di 10 mq, salvo, come indicato dai Pua comunali. La Regione ha inoltre voluto allungare a 30 giorni il mantenimento dell’elenco delle presenze e l’obbligatorietà dell’uso del telo sul lettino, infine, la chiusura delle strutture balneari alle 21,30, esclusi i bar e ristoranti.Per le attività turistiche, quali stabilimenti balneari e spiagge, sia attrezzate sia libere, viene indicata pertanto la necessità di: predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità: “Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto”. Nelle linee viene indicato di privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy; potrà inoltre essere rilevata ai clienti la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C; gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C; la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. Tra le disposizioni anche quella di riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. Indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo), “assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 mq per ogni ombrellone e comunque mantenendo un distanziamento non inferiore a quanto indicato dai Pua comunali. I Comuni individuano, attraverso proprie ordinanze, le modalità con cui garantire i camminamenti per il raggiungimento della battigia garantendo i distanziamenti di sicurezza. Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m, ad eccezione di quelle utilizzate da persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. È fatto divieto di utilizzare lettini o sdraio in assenza di un telo di copertura. Occorre effettuare regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Per i servizi igienici si suggerisce di dotare i bagni di asciugamani e copriwater monouso. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Per le attività di ristorazione e bar, i gestori devono attenersi alle Linee guida previste per lo specifico settore. Si suggerisce di agevolare il servizio di delivery all’ombrellone, nel rispetto delle regole di sicurezza e di prevenzione previste”. Per quanto concerne invece le modalità di utilizzo delle aree gioco per bambini, l’ordinanza regionale rimanda alle indicazioni contenute nell’allegato 8 del DPCM 17 maggio 2020 (Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza covid-19. Pagina 11 / 32 ) Per le spiagge libere è raccomandata l’informazione e la responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti, le linee guida suggeriscono la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni. È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possano dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf, stand up paddle) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) è necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.