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    Società
    24 Maggio 2020
    L'iniziativa per il San Paolo si è chiusa nei giorni scorsi con la consegna di una nuova ambulanza
    Raccolta fondi, Lungarini: “Una partecipazione inaspettata”
    Petteruti (Cri): "Il simbolo di una Civitavecchia solidale"

    «La raccolta per ora si è conclusa con grandissima soddisfazione. È stato un grande lavoro ma ho visto una partecipazione inaspettata, qualcosa che non si vedeva da anni». Parola di Fabrizio Lungarini, l’ideatore della raccolta fondi per l’ospedale San Paolo che tanto ha fatto per il nosocomio cittadino e non solo. La tappa finale ha visto l’acquisto, grazie alle donazioni di tutto il comprensorio, di un’ambulanza di ultima generazione per la città. «La cerimonia di consegna del mezzo alla Croce rossa – ha spiegato Lungarini – ha avuto anche un boom di visualizzazioni e questo mi ha dimostrato ancora una volta quanto questa iniziativa fosse sentita». Una raccolta fondi che ha permesso l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario, macchinari per il San Paolo e, appunto, del mezzo di soccorso. In un momento così difficile dovuto all’emergenza sanitaria Civitavecchia ha mostrato il suo grande cuore con una mobilitazione senza precedenti. «Tutti vogliamo bene a Civitavecchia – ha detto Lungarini – ed è proprio questo che mi ha spinto in questa impresa». Perché è stata una vera e propria impresa che ha visto l’avvocato impegnato 24 ore su 24 nella ricerca del materiale e nella raccolta dei fondi. «Devo ringraziare – ha concluso – anche tutte le istituzioni che hanno riconosciuto il valore della cosa». Soddisfatto anche il presidente del comitato locale della Croce rossa italiana Roberto Petteruti. «L’ambulanza – ha sottolineato – sarà al servizio della città e non sarà utilizzata solo per le emergenza ma anche per il trasporto degli infermi a titolo gratuito, un’iniziativa pensata per tutti coloro che hanno difficoltà economiche. Questa iniziativa è stata il simbolo di una Civitavecchia solidale e ha mostrato ancora una volta che la Cri può fare da collante tra istituzioni, aziende e cittadini per uno scopo comune: al servizio della città».