Energia e ambiente
2 Giugno 2020
Il fenomeno è in costante aumento, grazie soprattutto al riciclo sulle piattaforme online
Economia dell’usato leva per la ripresa: in Italia vale 24 miliardi

Ripartire facendo leva su comportamenti virtuosi che incidano positivamente sulla ripresa. In questa direzione si inserisce la second hand economy che può rappresentare una risposta concreta non solo per le persone, ma anche per il Paese e per il pianeta, generando valore reale in modo sostenibile. La conferma arriva dalla sesta edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per Subito, piattaforma per vendere e comprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, che ha evidenziato come il valore generato dalla compravendita dell’usato nel 2019 sia di 24 miliardi di euro (contro i 23 miliardi del 2018; con una crescita del 33% in 5 anni), pari all’1,3% del Pil italiano, in costante aumento grazie soprattutto all’online, che pesa 10,5 miliardi di euro, ovvero il 45% del totale.

“L’emergenza che abbiamo vissuto in questi mesi ci ha obbligati a fermarci e a ripensare il nostro modo di vivere, dandoci l’opportunità di ripartire migliori di prima – dichiara Giuseppe Pasceri, ceo di Subito – I dati dell’Osservatorio Second Hand Economy ci dicono che l’economia dell’usato può essere una vera e propria leva per ripartire: per il Paese, perché è una forma di economia partecipativa che produce valore e mette in circolo risorse; per le persone, cui fornisce un beneficio economico tangibile; ma anche per il pianeta. Covid-19 ci ha fatto sentire tutta la nostra fragilità, ma anche il potere di fare la differenza con i nostri comportamenti”.

“Comprare e vendere usato è un gesto semplice, immediato, alla portata di tutti e con un impatto diretto e misurabile sul cambiamento climatico. Lo scorso anno ad esempio grazie ai 18 milioni di oggetti venduti su Subito abbiamo risparmiato 5 milioni di tonnellate di CO2, come aver bloccato il traffico di Roma per 1 anno”, conclude Pasceri.

L’online gioca un ruolo di primo piano nella crescita dell’economia dell’usato, basti pensare che è responsabile del 70% della crescita assoluta anno su anno (700 milioni su 1 miliardo).

Nel 2019 pesa 10,5 miliardi di euro, il 45% del totale. Tra coloro che nel 2019 hanno acquistato o venduto oggetti usati, il 58% ha scelto di farlo attraverso l’online, considerato il canale privilegiato soprattutto per la sua velocità (77%), ma anche per la sua accessibilità (44%), semplicità e comodità di utilizzo (38%) e convenienza (34%). Motivazioni che guidano soprattutto chi vende (66%), dove l’online è il canale preferito.

Cosa comprano gli italiani online? Principalmente ‘Casa&Persona’ (73%), ‘Sports&Hobby’ (63%), ‘Elettronica’ (57%) e ‘Veicoli’. Gli oggetti usati più comprati nel 2019 sono: libri e riviste (di media, 6); abbigliamento e accessori (5). Per quanto riguarda la vendita online, gli italiani vendono principalmente oggetti della categoria Casa&Persona (64%), Elettronica (48%), Sports& Hobby (45%) e Veicoli (26%). Oggetti usati più venduti nel 2019: libri e riviste, a pari merito con abbigliamento e accessori (6 di media); arredamento e casalinghi, a pari merito con musica e film e articoli per bambini (5).

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