Avviare processi di economia circolare e un sistema di collaborazione peer to peer per scambiare materiali di scarto da riutilizzare nei processi di produzione, tracciare e rendere trasparenti i flussi di materia. Con questo obiettivo, la startup Circularity lancia il primo motore di ricerca per raccogliere informazioni e concludere transazioni che consentono alle imprese industriali di attivare processi di economia circolare e gestire i rifiuti come una risorsa e non soltanto come un costo e un materiale da smaltire.
Si tratta di una piattaforma digitale che consente di trovare in pochi passaggi i partner migliori per dare nuova vita ai propri rifiuti e che abilita la collaborazione e lo scambio peer to peer dei materiali, grazie al suo network geo referenziato di imprese industriali che producono scarti, imprese che possono riutilizzare quegli scarti nei loro processi di produzione, impianti di trasformazione dei rifiuti, che li fanno diventare materie prime seconde per nuovi prodotti, e trasportatori autorizzati.
Attraverso la piattaforma, e con il supporto del team di professionisti esperti di sostenibilità e di ingegneria dei materiali di Circularity, in pochi clic le imprese riescono ad avviare dei circoli virtuosi per riutilizzare i materiali e ridurre al massimo gli sprechi. Questo porta un triplice vantaggio: la riduzione del proprio impatto ambientale, l’ottimizzazione dei costi di gestione dei propri rifiuti e la valorizzazione dei materiali all’interno del ciclo produttivo contribuendo attivamente alla transizione verso l’economia circolare.
Nel Rapporto 2020 Ispra sui Rifiuti Speciali, ossia gli scarti delle attività economiche e produttive, emerge che lo smaltimento dei rifiuti delle imprese italiane in discarica e da altre operazioni, corrisponde a oltre il 19% del totale dei rifiuti speciali gestiti nel 2018, pari a 29,5 milioni di tonnellate di materiali di scarto.
“Un dato ancora troppo elevato, insostenibile dal punto di vista ambientale e che genera costi di gestione molto alti per le imprese. Questo spreco di risorse e la considerazione che nella pratica i manager che si occupano della gestione dei rifiuti lo fanno nell’ottica dello smaltimento, nel rispetto delle normative, ma raramente con l’obiettivo della valorizzazione e dell’economia circolare, sono alla base del nostro progetto e della nostra piattaforma” afferma Alessandra Fornasiero, co-founder e Ceo di Circularity.
Gli imprenditori, aggiunge Fornasiero, “non hanno piena consapevolezza di cosa accade dei materiali di scarto ‘fuori dai cancelli della propria azienda’ e molto spesso sottovalutano la responsabilità estesa del produttore del rifiuto, che ha anche risvolti penali. Circularity punta ad aiutarli, diventando un punto di riferimento unico per le aziende nel loro percorso di integrazione della sostenibilità nel business, in particolare nella sua dimensione ambientale. Grazie alla sua innovativa piattaforma, Circularity è in grado di rendere sistemico, in tutta Italia, l’accesso all’economia circolare dei materiali e di facili tare l’attivazione di percorsi virtuosi di recupero, riciclo e riuso”.
La piattaforma peer to peer di Circularity parte con un database geo-referenziato di oltre 20.000 operatori suddivisi in imprese industriali produttrici e utilizzatrici, impianti di recupero-trasformazione e trasportatori in grado di garantire lo scambio dei materiali tra i diversi operatori nel percorso circolare di riutilizzo attivato. Il servizio prevede un abbonamento e permette di avere accesso alla piattaforma per il “calcolo” del proprio percorso circolare.


