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    10 Giugno 2020
    Da giugno a settembre vouche per oltre 40 mila famiglie per asili nido e attività ludiche
    La Regione approva piano da 20 milioni per infanzia adolescenza e famiglie

    LAZIO – La Giunta ha approvato ieri il ‘Piano per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia’, che prevede un investimento di 20 milioni di euro che raggiungerà 43mila famiglie. Si tratta di un provvedimento importante, che punta  a  costruire un vero e proprio patto territoriale per bambini, adolescenti e famiglie. Il Piano riconosce alle famiglie un voucher, secondo priorità di accesso basate su condizioni lavorative, di reddito e di carichi familiari. Il provvedimento decorre dal mese di giugno fino a settembre 2020 compreso e si articola su due azioni. La prima stanzia 17 milioni di euro per una platea di 37.000 famiglie e prevede voucher di valore fisso in relazione all’età dei figli per la partecipazione a centri estivi, attività ludico-ricreative e attività educative organizzate in contesti formali e informali. La seconda prevede un investimento di 3 milioni di euro riservato agli Enti del Terzo Settore per un target di 6.000 famiglie.

    Il fine è sostenere forme di progettualità educative sperimentali territoriali per bambini e adolescenti, rivolti a valorizzare le migliori esperienze di “outdoor education”, già presenti nel Lazio. I voucher sono assegnati a domanda per l’iscrizione ai centri estivi (e attività simili) fino ad esaurimento risorse e il loro importo varia in base all’età: per la fascia 0-3 anni, il contributo è di 800 euro (solo in questo caso, valido anche per il servizio di baby-sitting e cumulabile, eventualmente, con  l’analogo bonus governativo); per la fascia 4-5, è di 500 euro; per la fascia 6-11 è di 400 euro; per i ragazzi dai 12 ai 14 anni è di 300 euro. Per gli adolescenti tra i 15 e i 19 anni il sussidio ammonta a 200 euro per attività di socializzazione e ricreazione, promozione della cultura o iniziative all’aria aperta, sportive, e simili. Per bambini e adolescenti con disabilità la Regione riconosce alle famiglie il costo aggiuntivo del servizio per l’operatore di supporto: sono previsti, infatti, 700 euro in più rispetto al voucher spettante per la specifica fascia di età.

    “Diamo un aiuto concreto alle famiglie che si trovano nella difficoltà di doversi organizzare per un rientro al lavoro in modalità diverse dalle precedenti abitudini, – spiega il Presidente della Regione Lazio Zingaretti – con nuovi problemi di conciliazione per chi ha conservato il posto e la difficoltà a reinserirsi per chi in questi mesi lo ha perso. Questi fondi rappresentano sia un sostegno economico immediato per chi si trova in condizioni di difficoltà economica, sia una leva per far ripartire servizi essenziali del nostro welfare. Questo risultato è stato possibile anche grazie al lavoro del consiglio regionale con la mozione proposta dal Partito democratico che ha dato impulso al provvedimento”.

    “Con il Piano – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Troncarelli – la Regione Lazio continua a restare al fianco della famiglie sostenendo i più giovani nel riappropriarsi di spazi e occasioni di socialità, recuperando la dimensione educativa e aggregativa interrotta con il ‘lockdown’ dovuto dall’emergenza Covid. Per riuscirci, si è scelta l’attivazione di un sistema diffuso di offerta di servizi e di riscoperta delle attività all’aria aperta. Per una ripartenza ancora più inclusiva bisogna iniziare dai più piccoli. E la Regione Lazio è in prima linea affinché bambini e ragazzi siano messi al centro degli interventi necessari per una Fase 2 di crescita e rinascita delle nostre comunità”.