logo
    Sanità
    13 Giugno 2020
    Il responsabile del Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4 traccia un bilancio mentre l'iniziativa si avvia alla conclusione
    Indagine sierologica, Ursino: “Su 2400 test quasi 600 persone non si sono presentate”

    «Su circa 2400 test sono quasi 600 le persone che non si sono presentate per l’indagine sierologica». Lo dichiara Simona Ursino, responsabile del Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4. Un dato importante perché un quarto delle persone chiamate per effettuare l’indagine sierologica, su base volontaria, fortemente voluta dalla Regione ha scelto di non partecipare. Tra le motivazioni probabilmente c’è la paura di conoscere l’esito del test e delle complicazioni legate ad un eventuale positività. «Ci sono stati casi – ha spiegato Ursino – in cui abbiamo dovuto obbligare positivi al sierologico a fare il tampone, la paura maggiore era di essere isolati». L’indagine è necessaria per capire la reale portata del virus, quanto si sia diffuso nella popolazione. Dati importanti da raccogliere per conoscere un nemico subdolo che sembra rimanere in agguato. «Non ci sono nuovi casi positivi – ha continuato Ursino -e la situazione è relativamente tranquilla però abbiamo parecchie persone in sorveglianza attiva che sono state sottoposte a tampone e che stiamo seguendo attentamente tutti i giorni legate anche al focolaio del San Raffaele. In questo momento il grande sacrificio lo stanno affrontando le Rsa perché non sono ancora possibili le visite e i pazienti stanno vivendo un grande disagio non potendo incontrare i propri cari da mesi ma purtroppo questo è l’unico modo per tutelarli». Su 2450 test sierologici effettuati ci sono stati 34 positivi «quasi tutti – ha concluso Ursino – negativi al tampone».