logo
    Amministrazione, Salute
    25 Giugno 2020
    Disabilità gravissima, approvate le nuove linee guida regionali

    LUCA LUPI

    CIVITAVECCHIA – La Regione ha approvato l’aggiornamento delle linee guida regionali per la programmazione territoriale delle prestazioni assistenziali domiciliari in favore degli utenti in condizione di disabilità gravissima. Le modifiche tengono conto sia dell’incremento nella domanda assistenziale da parte degli utenti in condizione di disabilità gravissima sul territorio regionale e sono redatte in conformità a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2019 (riparto del Fondo nazionale per le non autosufficienze e approvazione del Piano per la non autosufficienza 2019 – 2021). Le linee guida rientrano nel quadro degli interventi messi in campo per la disabilità gravissima e il mantenimento della continuità assistenziale: in aggiunta ai 28 milioni di risorse nazionali, a marzo la Regione Lazio ha stanziato 19,3 milioni di euro per il triennio.

    “L’assistenza domiciliare, l’assegno di cura compreso tra 800 euro e 1.200 euro mensili, 1.500 in caso di Sla, e il contributo ai caregiver tra 700 e 1.000 mensili, 1.300 in caso di Sla, – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali Alessandra Troncarelli – sono le modalità che garantiscono un concreto sostegno ai cittadini più fragili e alle loro famiglie, per migliorare la loro qualità di vita. Il nostro intervento di integrazione e modifica delle linee guide nasce dalla consapevolezza che la permanenza a ‘casa’ rappresenta la risposta assistenziale da privilegiare nell’ambito dell’offerta pubblica anche per le persone non autosufficienti in condizione di disabilità gravissima che hanno necessità di sostegno intensivo e continuativo”.

    Rispetto alle precedenti, le nuove linee guida introducono dei criteri per la priorità di accesso: la Regione Lazio garantisce a tutti gli utenti già in carico, beneficiari in almeno una delle annualità precedenti, l’erogazione dell’assegno o del contribuito di cura nell’importo minimo rispettivamente di 800 e 700 euro; inoltre, si tiene conto dell’assenza di altre prestazioni o servizi sociali.

    Soddisfatte le richieste di tutti gli aventi diritto, i distretti potranno modulare l’assegno o il contributo di cura sulla base di ulteriori, specifici criteri in cui il grado di compromissione funzionale assume un peso rilevante. Per la Sla, inoltre, l’importo assicurato aumenta di 300 euro rispetto al passato. Altre novità introdotte riguardano la possibilità di mantenere l’assegno o contributo in caso di trasferimento in un’altra regione per un periodo di 6 mesi e la compatibilità dell’assegno di cura anche in caso di ricoveri ospedalieri per 30 giorni (prima erano 15). Il lavoro che ha portato alla stesura delle nuove linee guida, frutto di un confronto continuo con i distretti sociosanitari, le associazioni dei familiari e le parti sociali, ha tenuto infatti conto della rilevazione territoriale secondo cui il numero complessivo di utenti con accertata condizione di disabilità gravissima, a livello regionale, è di 5.169, comprensivo sia di quanti sono già in carico e beneficiari degli interventi assistenziali sia di quelli in lista di attesa