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    Cultura e Spettacoli
    3 Luglio 2020
    “Il dominio oscuro degli elementi”, Leonardi presenta il suo ultimo libro

    ”Il dominio oscuro degli elementi”: questo il titolo dell’ultimo libro dello scrittore civitavecchiese Giorgio Leonardi e che è una raccolta di dodici storie a tinte scure. Il filo conduttore di questa opera si snoda attraverso i quattro elementi naturali (Acqua, Aria, Terra, Fuoco) che rappresentano la vita stessa, ma che nascondono anche un dominio oscuro, in ombra. Sotto ogni Elemento rientrano infatti tre racconti la cui trama coglie, appunto, gli aspetti più insoliti e beffardi di una ”Natura” che sembra giocare una partita inquietante con gli esseri umani protagonisti delle storie. Da una storia all’altra emergono così aspetti meno evidenti e meno scontati del mondo che ci circonda, che a volte ci spaventano e altre volte semplicemente ci spiazzano. La narrazione si snoda, quindi, attraverso i misteri insondabili della nostra mente, attraversando vicende tra l’ordinario e lo straordinario. Ci sono avventure sotto il sole del deserto africano o in mezzo ai ghiacci della taiga canadese: il lettore sale idealmente su un treno per un angosciante viaggio verso una meta sconosciuta e assiste alla comparsa improvvisa di una misteriosa isola galleggiante all’orizzonte. Ci sono storie ambientate nel corso di strane feste danzanti o tra le strade di una Berlino accesa dai roghi della follia umana e così via. Nella divagazione fantastica affiorano, comunque, temi di urgente attualità, come l’abuso di droghe, l’infanticidio, il richiamo del sovrannaturale, l’inquinamento ambientale, gli aspetti controversi del progresso, la violenza sulle donne, la memoria della barbarie nazista. Questi dodici racconti lasciano scorgere, insomma, un altro lato della ”Natura”, che non è solo quella madre benigna e generosa che sappiamo e non elargisce solo i doni della vita, ma, talvolta, sovrintende anche alle ombre del male e della morte. Per Giorgio Leonardi questo non è il primo libro: nel 2018 ha pubblicato, infatti ”Il nero sguardo dei merli”, un romanzo le cui vicende si svolgono quasi totalmente in una non meglio specificata cittadina del nord Europa. Marcus è un giovane direttore del coro della cattedrale e quando incontra Megan e inizia una serie di fatali circostanze che portano i due giovani a vivere due esistenze separate e parallele, segnate entrambe da eventi drammatici. Le loro storie si intrecciano alle vicende di altri personaggi. In mezzo a circostanze tragiche e disperate si affaccia anche la storia d’amore di Tomasz e Marta. Nella narrazione si sfiorano temi come la piaga della pedofilia e della violenza sessuale, la corruzione morale, il senso della religiosità popolare, la ferita dell’Olocausto, la seduzione delle scienze occulte, l’amore nella sua duplice accezione sana e malata, la follia, il delitto, l’eterna dicotomia bene/male. Le sue prime pubblicazioni hanno riguardato la saggistica. Sempre nel 2018 è uscita, infatti, la sua biografia sul poeta Ugo Foscolo, dal titolo: “Ugo Foscolo. Imprese, amori e opere di un ribe” un ritratto autentico che mette a nudo l’umanità di Foscolo, le fragilità e le incoerenze, il suo orgoglio e le sue emozioni. Nel 2017 ha invece pubblicato ”Celluloide e cellulosa. Presenze cinematografiche nella letteratura contemporanea” una sorta di itinerario/percorso nella letteratura degli ultimi decenni in cui compare il cinema, sia come “settima arte” (con tutta la schiera di attori, registi, sceneggiatori, ecc. che affollano le pagine letterarie) che come luogo fisico (cioè la sala di proiezione). Riportando oltre 70 autori e più di 100 libri di ogni genere letterario in cui compare il tema cinematografico, il volume vuole essere un vero e proprio invito alla lettura delle opere citate. Nel 2015 ha invece pubblicato ”Milano scapigliata. Luoghi letterari e cronache cittadine”, un saggio che parla della Milano al tempo della Scapigliatura (anni 1865-85 circa), quando la città era in piena espansione, tra progresso e contraddizioni interne, tra l’avvento dell’elettricità e il sentimentalismo romantico. Luoghi storici della Milano del tempo venivano vissuti da quella bohème di artisti e letterati scapigliati e raccontati nelle loro opere.